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Home » Cronaca » Otto cuccioli lanciati in un pozzo a Santa Margherita Belice

Otto cuccioli lanciati in un pozzo a Santa Margherita Belice

24 Febbraio 2021
in Cronaca
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Otto cuccioli di cane appena partoriti sono stati lanciati dentro un pozzo assai profondo all’interno di una delle case diroccate nel Paese Vecchio di Santa Margherita di Belice. A sentire i loro guaiti una famiglia di Castelvetrano che si è avvicinata e, dal buio di quel buco, ha capito di cosa si trattava e ha subito chiamato i Vigili del Fuoco della locale caserma.
I pompieri, accorsi tempestivamente, grazie all’ausilio di una scala e di alcune funi si sono calati all’interno della stretta bocca del pozzo fino a raggiungere gli otto cuccioli, ormai giunti allo stremo. Una volta recuperati, alla presenza dell’assessore alla Protezione Civile Francesco Sciara, si è deciso di agire tempestivamente e chiamare Chiara Calasanzio, fondatrice dell’Oasi Ohana che da 10 anni accoglie cani abbandonati: i cuccioli necessitavano infatti di essere urgentemente allattati.

La giovane si è dunque precipitata a recuperarli e ha già iniziato le procedure di allattamento artificiale: necessitano mangiare ogni due ore, ovviamente anche nelle ore notturne.Questo fatto segue di due settimane quello, atroce, del ritrovamento di sei cuccioli, di cui uno morto, abbandonati sempre a Santa Margherita di Belice e ancora sporchi della placenta materna. I cinque sopravvissuti hanno ora aperto gli occhi e stanno bene. Per quel fattaccio Chiara aveva posto una “taglia” di 500 euro sul responsabile.

“Ormai sembra una escalation di crudeltà. La gente non si accontenta più di abbandonare i cani per strada, ma pretende che muoiano, lontano da occhi indiscreti. Buttarli in un pozzo e lasciarli morire di inedia è degno di un mostro, di un criminale senza un briciolo di umanità – ha spiegato la volontaria – Ringrazio di cuore i Vigili del Fuoco, la Polizia Locale e l’assessore Francesco Sciara per averci coinvolto e per aver considerato la vita di questi cuccioli una priorità. Noi in Oasi siamo allo stremo, stiamo ancora allattando i superstiti dello scorso abbandono, gestendo altre cucciolate abbandonate e accudendo gli adulti. Il Comune non può più tirarsi indietro: serve una mappatura dei cani padronali e la sterilizzazione gratuita perché tutto questo, in caso contrario, non finirà mai. Concordo con l’assessore Sciara, non tutti a Santa Margherita sono mostri, ma i numeri sono ormai emergenziali”.

Una nota di umanità è stata la decisione della famiglia di Castelvetrano di adottare seduta stante uno dei piccoli e portarlo con sé per garantirgli un futuro migliore insieme ad una famiglia speciale che ha salvato i suoi sette fratelli.

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