Emergono altri particolari sull’operazione denominata “Fork” dei carabinieri della Compagnia di Licata, col supporto dei carabinieri dello squadrone eliportato Cacciatori “Sicilia” e di quelli del Nucleo cinofili di Palermo, che hanno dato esecuzione ad un’ordinanza di custodia cautelare emessa dal gip del Tribunale di Agrigento, su richiesta della locale Procura della Repubblica, a carico di 5 licatesi.
Si tratta di due 21enni, un 18enne e due 22enni, gravemente indiziati a vario titolo dei reati di estorsione aggravata, tentata estorsione, lesioni personali, violenza privata in concorso e detenzione ai fini di spaccio di sostanze stupefacenti.
Dalle indagini è emerso che gli indagati, in tre diversi episodi, a vario titolo, durante la scorsa settimana, al fine di estorcere somme da 500 a 1.000 euro, hanno aggredito in casa a calci e pugni una donna e un uomo, ferendo quest’ultimo alla testa con una forchetta, per poi farsi consegnare la carta di inclusione da cui hanno prelevato il denaro presente. Gli aggressori hanno minacciato di morte le vittime nel caso avessero denunciato l’accaduto alle Forze dell’Ordine.
Uno degli arrestati è altresì indiziato di aver spacciato un quantitativo imprecisato di sostanze stupefacenti a vari soggetti sin dal giugno 2023. Nel corso delle perquisizioni, i militari dell’Arma hanno rinvenuto e posto sotto sequestro complessivamente circa 3 kg. di marijuana, circa 45 grammi di hashish, materiale da taglio e confezionamento della sostanza, una pistola giocattolo senza tappo rosso, nonché svariati telefoni cellulari. Il materiale sarà opportunamente custodito in attesa di essere analizzato.
Nell’ambito dell’esecuzione altresì è stato segnalato un sesto indagato, un egiziano 23enne, attinto da decreto di perquisizione, presso la cui abitazione è stato rinvenuto il quantitativo di circa 4,5 grammi di hashish.
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