Ha fatto realizzare un’opera artistica da un artigiano, ma ritenendola mal riuscita, ha chiesto la restituzione dell’accanto già versato. Al rifiuto, il nipote avrebbe minacciato e diffamato il venditore. I poliziotti del Commissariato di Canicattì, hanno denunciato in stato di libertà, alla Procura della Repubblica di Agrigento, un cinquantenne della provincia di Messina, in quanto ritenuto responsabile dei reati di minaccia, e diffamazione tramite social.
Tutto ha avuto origine lo scorso 17 febbraio, allorquando la polizia ha ricevuto la denuncia di un uomo del canicattinese che, si è visto diffamare sul profilo della sua pagina del social network, dove pubblicizza la propria attività di carattere artistico. L’uomo, specializzato nella realizzazione di mosaici, è stato incaricato a realizzare alcune opere da un anziano, e all’accordo aveva preso parte anche il cinquantenne messinese, in qualità di nipote.
Dopo la realizzazione e la consegna della prima opera, l’acquirente, considerando l’opera non gradita, avrebbe chiesto di recedere il precedente accordo, chiedendo la restituzione dell’acconto già corrisposto. Le richieste telefoniche si sono protratte nel tempo, degenerando in avvertimenti minacciosi, che il 50enne avrebbe rivolto nei confronti dell’artista, consistenti nel paventato danno d’immagine.
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