I giudici del Tribunale di Agrigento, presidente Alfonso Malato, hanno disposto la scarcerazione di Giuseppe Barba, 66 anni, accusato dell’omicidio del genero, l’ex presidente del Consiglio comunale di Favara, e gestore di alcune comunità per disabili, Salvatore Lupo, 45 anni, ucciso nel pomeriggio di Ferragosto, dell’anno scorso, all’interno di un bar a colpi di pistola. A Barba sono stati applicati gli arresti domiciliari con il braccialetto elettronico per problemi di salute. L’inizio del processo è fissato per il primo di luglio
Secondo gli inquirenti, e i carabinieri della Compagnia di Agrigento, e della Tenenza di Favara, coordinati dai pubblici ministeri Paola Vetro e Chiara Bisso, il 66enne avrebbe ucciso l’ex genero per motivi economici e per i dissidi scaturiti dopo la separazione con la moglie. La Procura di Agrigento contesta le aggravanti dei futili motivi e della premeditazione, e anche il porto in luogo pubblico di un’arma da sparo, e la detenzione illegale della stessa all’interno della propria abitazione.
Le immagini di alcune telecamere di videosorveglianza, hanno immortala la Fiat Panda di Barba, mentre effettua un tragitto nella direzione della via IV Novembre, dove, in un bar, è stato ucciso l’imprenditore favarese. Proprio su quell’auto, grazie all’esame dello Stub, sono state trovate tracce di polvere da sparo.
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