Condannato alla pena dell’ergastolo Antonio De Pace, il giovane infermiere calabrese accusato dell’uccisione della fidanzata ventisettenne, di Favara, Lorena Quaranta. La sentenza è stata emessa della Corte d’Appello di Messina. Nessuno sconto di pena in appello per il giovane infermiere che dovrà pure risarcire i familiari della vittima e le altri parti civili,. il centro antiviolenza “Una di Noi”, Cedav, “Al tuo fianco” e i centri antiviolenza Telefono Rosa Bronte, work in progress, Pink Project Evaluna Onlus.
La Procura generale, a margine della requisitoria, aveva chiesto l’applicazione delle attenuanti generiche nei confronti di De Pace, reo confesso, aprendo uno spiraglio alla possibile revoca dell’ergastolo. Richiesta rigettata dai giudici. L’infermiere calabrese era stato dichiarato capace di intendere e di volere, quindi imputabile, al termine della perizia effettuata per conto della procura dal professore Stefano Ferracuti che aveva evidenziato l’assenza di “disturbi psichiatrici” nel ragazzo, all’epoca dei fatti vittima di una “importante condizione ansiosa”.
La giovane studentessa di Medicina, è stata uccisa in una villetta di Furci Siculo, in provincia di Messina, il 31 marzo 2020, nella prima fase della pandemia.
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