AgrigentoOggi
  • Agrigento 2025
  • Editoriali
  • Valle dei Templi
  • Turismo
  • Scuola
  • Cinema
  • Cultura
  • Calcio
No Result
View All Result
  • Agrigento 2025
  • Editoriali
  • Valle dei Templi
  • Turismo
  • Scuola
  • Cinema
  • Cultura
  • Calcio
No Result
View All Result
AgrigentoOggi
No Result
View All Result

Home » evidenza » Nuove ordinanze di demolizione: il cemento selvaggio non arretra a Licata

Nuove ordinanze di demolizione: il cemento selvaggio non arretra a Licata

2 Aprile 2018
in evidenza, Cronaca
Share on FacebookShare on Twitter

LICATA. Sono state in tutto 8 le ordinanze di demolizione di immobili o di porzioni di villini costruite senza licenza edilizia o in difformità rispetto a quanto autorizzazione, che sono state firmate nel mese di marzo dal dipartimento Territorio ed Ambiente del Comune di Licata. Le ultime due sono state disposte proprio negli ultimi giorni del mese, e vanno a sommarsi alle sei che i tecnici competenti avevano stabilito nel rimanente periodo del mese. Se non è un record poco ci manca. Il cemento selvaggio non accenna a diminuire a Licata. Nonostante ormai da due anni siano in azione le ruspe, che hanno già abbattuto una cinquantina di villette edificate entro i 150 metri dalla battigia, c’è chi continua a costruire in assenza di concessione edilizia o in difformità rispetto al permesso di costruire ottenuto dal Comune. Nel mese di febbraio 2018, gli agenti della municipale, agli ordini del comandante Giuseppe Ferraro, hanno denunciato a piede libero quattro persone per abusivismo edilizio. I fabbricati presi in esame sono tre (in un caso sono stati denunciati marito e moglie) e per tutti è stato “avviato l’iter degli accertamenti”. I casi di abusivismo edilizio riscontrati sono stati segnalati ai magistrati della procura della Repubblica di Agrigento. La notizia dei controlli è stata pubblicata all’albo pretorio on line assieme al report mensile dell’attività di contrasto all’abusivismo edilizio. Fenomeno che non accenna a diminuire a Licata nonostante la lotta serrata all’abusivismo con le ruspe che hanno finora demolito 150 dei 219 immobili realizzati senza concessione a ridosso della battigia. Nonostante il pugno duro della Procura della Repubblica di Agrigento e del Comune che dopo anni di silenzio hanno dato inizio al programma di demolizioni, a Licata c’è dunque ancora chi continua a costruire in assenza di concessione edilizia o in difformità rispetto al permesso di costruire ottenuto dal Comune. La prassi è questa: sono gli agenti della Polizia Municipale rilevano gli abusi e trasmettono gli atti all’Urbanistica. I tecnici comunali, rilevato che gli immobili non possono essere sanati, possono disporre la demolizione. Per ottemperare all’ingiunzione i proprietari dello stabile in questione hanno 90 giorni di tempo, qualora non lo facciano il loro edificio verrà acquisito al patrimonio del Comune e dovrà essere l’ente, successivamente, ad eseguire l’abbattimento. Nel 2017 le ordinanze di demolizione firmate dall’Urbanistica erano state una cinquantina circa. E ciò malgrado dal 20 aprile del 2016 siano state abbattute quasi 150 villette al mare costruite in aree in cui il vincolo di inedificabilità è assoluto. Proprio in questi giorni sono in azione le ruspe per le demolizioni degli immobili abusivi edificati nella fascia dei 150 metri dalla battigia, in zona con vincolo ad inedificabilità assoluta. Le operazione di demolizione sono state sospese per la settimana di Pasqua. Per permettere alle forze extraterritoriali di polizia di andare in ferie o di essere impiegati dalla Questura o dagli altri comandi in alte operazioni di servizio. Prima della pausa pasquale, operai e mezzi hanno demolito due villini al Pisciotto, località balneare tra Licta e Palma. Si tratta di due unità al piano terreno che rientrano tra quelli per i quali è stata ordinata la demolizione, perché realizzati, senza autorizzazione e senza licenza edilizia, nella zona col divieto più assoluto di edificare. Prima ancora era stato eseguito un intervento di demolizione in un’altra zona balneare licatese, in contrada Torre San Nicola. Qui è stato buttato giù dalle ruspe un villino al pian terreno. E’ l’impresa edile, la Costruendo di Messina (che si è aggiudicata una gara, sempre indetta dal Comune di Licata per la demolizione di abusi minori, vale a dire verande, tetti, porte o finestre realizzate senza concessione edilizia o in difformità rispetto a quanto autorizzato dall’ufficio tecnico) a proseguire l’opera della prima ora della ditta Patriarca di Comiso che ha esaurito la dotazione finanziaria dell’appalto assegnato nel 2015. Presto entreranno però, in azione, le ruspe della terza impresa: il Consorzio stabile “Conpat” di Roma che ha vinto la relativa gara d’appalto per eseguire le demolizioni di una ottantina di fabbricati.

Segui il canale AgrigentoOggi su WhatsApp

Tags: demolizioniLicata
Previous Post

A 270 minuti dalla fine il campionato di Promozione i giochi sono ancora aperti

Next Post

Polstrada in azione nell’agrigentino

Testata iscritta al n.289 – Registro Stampa Tribunale di Agrigento in data 18 Settembre 2009 – Direttore Domenico Vecchio – P.I. 02574010845 – Copyright © 2009 – 2025 – [email protected] Iscrizione ROC n.19023

Per la tua pubblicità su agrigentooggi.it

Copyright © 2023

No Result
View All Result
  • Agrigento 2025
  • Editoriali
  • Valle dei Templi
  • Turismo
  • Scuola
  • Cinema
  • Cultura
  • Calcio

Copyright © 2025

Welcome Back!

Login to your account below

Forgotten Password?

Retrieve your password

Please enter your username or email address to reset your password.

Log In

Add New Playlist

No Result
View All Result
  • Agrigento 2025
  • Editoriali
  • Valle dei Templi
  • Turismo
  • Scuola
  • Cinema
  • Cultura
  • Calcio

Copyright © 2025