Trovata ieri in extremis, al termine di una settimana quantomeno convulsa, l’intesa per salvare dal licenziamento 13 persone tra operatori ecologici ed autisti dell’Aro rifiuti di Agrigento che il Comune aveva calcolato come in esubero al momento della proroga del servizio rifiuti firmata il 21 luglio.
Ieri mattina infatti, nelle stesse ore in cui era in corso la conferenza stampa dell’amministrazione comunale, dove l’assessore ai rifiuti Mimmo Fontana ha ribadito di non avere alcuna intenzione di effettuare un «passo indietro» rispetto agli esuberi, nella sede della Srr Ag4, Cgil, Cisl e Uil insieme alle aziende e alla società per la regolamentazione rifiuti, stavano trovando la quadra, che questa volta si spera sia quella definitiva, per l’intricata vertenza.
Nel corso di una conferenza stampa, alla presenza del Sindaco, Lillo Firetto e del vice sindaco Elisa Virone, l’assessore Mimmo Fontana ha voluto fare chiarezza e rispondere alle dichiarazioni dei sindacati delle ultime ore.
“Licenziamenti – sottolinea Fontana – non ce ne saranno, e se ce ne saranno è perché chi doveva tutelare il posto di lavoro di quelle persone non è stato capace di tutelarlo“.
“Faccio appello – continua l’assessore all’ambiente – ai sindacati e alla SRR affinché facciano loro una conferenza stampa spiegandoci perché 48 ore prima l’accordo c’era e poi d’improvviso sparisce. E’ così da otto mesi; io penso che si vuole chiarezza“. “Con ogni probabilità avevano scommesso sul fatto che l’amministrazione comunale cedesse, così non è stato e hanno perso la scommessa. Noi lo abbiamo già fatto nel 2015, siamo disponibili e dialoghiamo con tutti e abbiamo anche accettato di tenere 8 persone in più; una volta assunta la decisione come quella della variante migliorativa per fare partire la raccolta differenziata, non torniamo indietro. La si finisca con questa manfrina e si trovi la collocazione a queste tredici persone. Se non si riesce, si spieghino i motivi”.
“La gestione dei rifiuti in questa provincia – conclude Fontana – deve essere un sistema trasparente in cui tutti sanno come funziona. Adesso tocca ad altri fare chiarezza“.