Sonia e Camilla, le negozianti che non vogliono i fascisti nel loro negozio.
AGRIGENTO. C’è chi vieta l’ingresso ai cani, chi non gradisce il chiasso dei bambini, chi non vuole nel proprio locale gli omosessuali.
Insomma, spesso ci stupiamo dei cartelli che vediamo esposti nelle vetrine dei negozi o in alcuni alberghi. Ad Agrigento, arriva il negozio “Antifascista”.
Nel “salotto buono” della città, la via Atenea, di fronte al bar Gambrinus per essere precisi, oggi è spuntato il cartello di un esercente che dichiara palesemente il suo non gradimento verso i nostalgici del Duce o i nuovi Fascisti.
Ed ecco che in vetrina, in bella mostra spunta un cartello con la scritta: “Esercizio commerciale antifascista. No borders, No Nation, Stop Deportation“.
Adesso i fascisti sono avvisati: “Non mettere piede in quell’esercizio commerciale”.
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