Sono riprese le ricerche dei dispersi del naufragio avvenuto nella notte tra domenica e lunedi’ al largo di Lampedusa, dove si e’ ribaltato un barchino con a bordo almeno cinquanta persone. Il maltempo ostacola le attivita’ della Guardia costiera e della Guardia di finanza. Sulla zona, al momento, sta operando un elicottero della Guardia Costiera, mentre le motovedette sono ferme in porto per le avverse condizioni del mare. Sono almeno quindici le persone disperse. Tra di loro, secondo quanto reso noto dai sopravvissuti, ci sarebbero anche otto bimbi, tra cui una di 8 mesi con la mamma, e due gestanti. Mentre sono ventidue i migranti tratti in salvo, che hanno trascorso la notte nell’hotspot dell’isola. Alcuni di loro, sentiti dagli investigatori, avrebbero raccontato che lo scafista sarebbe tra gli annegati in mare.
La nave “Ocean Viking” di Sos Mediterranee e Msf partecipa anche oggi alle ricerche dei dispersi del tragico naufragio della notte tra sabato e domenica a sei miglia da Lampedusa. Un’attivita’, spiegano le Ong, svolta su incarico assegnato dalle autorita’ marittime italiane. In azione uomini e mezzi della Guardia costiera e della Guardia di finanza. A ostacolare le operazioni il mare agitato e forte vento di maestrale. Almeno 15 i dispersi, tra cui, secondo quanto riferito dai superstiti, 8 bimbi e alcune donne incinte. Ieri sono state recuperate 13 salme, tutte donne, compresa una dodicenne. Proseguono anche le difficili attivita’ di riconoscimento e identificazione delle vittime.