Dormire nella Suite 205 di Villa Athena, faccia a faccia con il Tempio della Concordia
C’è un luogo ad Agrigento dove il tempo rallenta davvero, dove la notte non cala mai del tutto e la storia resta accesa, illuminata, viva. È la Villa Suite, la leggendaria camera 205 dell’Hotel Villa Athena. Una stanza che non è solo una stanza, ma un simbolo. Un affaccio permanente sull’eternità.
A raccontarla è Roberto Principato, General Manager dell’hotel: «Questa è la nostra top suite. Qui sono passati tantissimi personaggi. Non ultimo, in ordine di tempo, è stato il set di Makari, girato interamente dalla Rai». Ma la 205 vive ben oltre la fiction. Vive di dettagli, di materiali, di atmosfera. Ceramiche originali di fine Ottocento, maioliche siciliane, un grande salotto con vasca idromassaggio, una camera da letto con letto king size, guardaroba privato, amenities complete. Due bagni, comfort assoluto, silenzio.
Poi c’è il momento in cui tutto si ferma. «Il clou vero di questa camera è questo», dice Principato indicando la terrazza. Davanti, senza filtri, il Tempio della Concordia. Dormire con quel “vicino di casa”, far colazione guardando il parco archeologico, cenare in privé sotto le stelle. Non è lusso: è emozione pura.
Una stanza diventata mito anche oltre i confini italiani. Negli anni la 205 è stata citata dal New York Times come una delle camere più belle del mondo. Qui è passato davvero il mondo. «Siamo aperti dal 1972 – racconta Principato – e potrei fare decine di nomi». Da Claudio Baglioni, ospite affezionato ogni volta che arriva ad Agrigento, alla famiglia di Belen Rodriguez, fino al Silvio Berlusconi. Un via vai discreto, mai ostentato, che ha reso Villa Athena un punto fermo dell’ospitalità di alto profilo.
Il 2024 si avvia alla chiusura con numeri importanti. «È stata una stagione straordinaria – spiega il General Manager – i primi mesi più timidi, poi da agosto in avanti una vera ripartenza». Villa Athena, aperta tutto l’anno, registra in questo periodo circa l’80% di occupazione, con una clientela sempre più internazionale: Asia, Cina, Giappone, ma anche Sud America, Brasile, Argentina e Australia. Gli Stati Uniti restano il mercato di riferimento, ma Agrigento allarga il suo orizzonte.
Le feste natalizie sono il cuore pulsante di questo finale d’anno: dalla Vigilia di Natale al Cenone di Capodanno, fino al brunch del primo gennaio sui terrazzi, con menu dedicati firmati dallo chef Max Ballarò. Un calendario pensato per trasformare il soggiorno in un’esperienza completa.
Lo sguardo, però, è già rivolto al 2025. «L’effetto Capitale Italiana della Cultura si sente – sottolinea Principato – la domanda cresce». Ma il nodo resta quello delle infrastrutture. «L’ospite va coccolato anche fuori dai cancelli dell’hotel: una città più pulita, più servizi, collegamenti migliori». Oggi, anche pochi chilometri possono diventare ore di viaggio. E allora la Sicilia si racconta come Slow Tourism: niente corse, tempo per guardare, per attraversare, per capire.
Villa Athena resta il fiore all’occhiello di Agrigento. Un luogo che non si limita ad accogliere, ma rappresenta. «La Sicilia è il bello – conclude Principato – e noi siamo il bello».
Dalla terrazza della 205, con il Tempio della Concordia davanti agli occhi, è una frase che non suona come uno slogan. Suona come una certezza.
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