
Chiuso da novembre, riapre subito dopo la Festa dell’Immacolata. E’ ancora da definire la data, ma in questi giorni si è lavorato per un nuovo allestimento che sarà di sicuro richiamo. Stiamo parlando del MUDIA, il Museo diocesano di Via Duomo ad Agrigento che si preparare ad ospitare una mostra “temporanea”; evento che celebra i 250 anni della Biblioteca Lucchesiana. Una mostra sarà aperta nel palazzo storico agrigentino tutti i giorni da mattina a sera. Già in passato in queste sale si erano messi in luce reperti di altissimo livello storico. Un’antica coppa d’oro decorata a rilievo con una fila di sei buoi. Adesso saranno esposti altri oggetti molto preziosi della Lucchesiana. Oggetti in oro, ma anche paramenti che esprimono un linguaggio artistico lineare richiamano le coeve figurazioni greche datate fra il VII e il VI secolo avanti Cristo. Dopo due secoli e mezzo verranno esposti nelle stesse sale in cui furono custodite ed ammirate quando era vescovo di Agrigento Andrea Lucchesi Palli. Ma in queste settimane nei locali del MUDIA si è lavorato anche per ripulire.
Il record di visite degli ultimi tempi e l’apertura continuativa, hanno reso necessarie delle pulizie straordinarie e dei lavori di manutenzione ordinaria. Sono state allestite e restaurate le vetrine espositive ed inoltre negli uffici della Diocesi si è lavorato per programmare il futuro. Perché il MUDIA, diretto da Don Giuseppe Pontillo, vuole essere un museo dinamico, con iniziative itineranti ed eventi di richiamo. Legati al territorio ma che rientrano nell’ambito di un più ampio progetto di collaborazione tra i vari enti che abbia come obbiettivo quello di mettere in mostra più che altro le Identità Siciliane, anche attraverso l’esposizione di reperti e altre attività collaterali. Il territorio di Agrigento, noto per la Valle dei Templi, d’altra parte è ricco di opere d’arte e gli spunti non mancano. Basti pensare che all’interno del parco archeologico oltre alle aree monumentali ed al Giardino della Kolymbethra gestita dal FAI (Fondo per l’Ambiente Italiano) si può visitare il Museo Regionale Archeologico “Pietro Griffo”.
Ed è proprio con questi Enti che il MUDIA vuole interagire, programmando iniziative che abbiano un unico filo conduttore, eventi che non siano slegati dal territorio e che non si accavallino l’uno con l’altro. Proprio per questo è ancora da definire la data di riapertura del Museo. Don Giuseppe Pontillo e i suoi collaboratori stanno studiando il calendario per comprendere se ci sono altre iniziative in programma che potrebbero accavallarsi con la riapertura del museo. Il Museo Diocesano dell’Arcidiocesi di Agrigento istituito nel 1872 dal vescovo Turano, si prepara quindi ad un nuovo allestimento all’interno del settecentesco Palazzo Arcivescovile. La collezione esposta consentirà come sempre di seguire in otto sale espositive la storia della Diocesi agrigentina dalla rievangelizzazione cristiana, dopo la dominazione musulmana, avvenuta nel 1087 con la conquista normanna. Ma il tema predominante della riapertura sarà l’allestimento dedicato a Lucchesi Palli, il vescovo della città, le cui donazioni risalgono al 1765. L’esempio più lampante è la biblioteca agrigentina, dove sono custoditi più di 60 mila volumi, incunaboli, manoscritti e codici miniati. Ma il MUDIA non è solo un museo.
Del percorso museale fanno parte anche la Cattedrale di San Gerlando, ancora in parte visitabile nonostante la chiusura delle navate, come il Coretto del Santissimo Crocifisso e la Torre Campanaria. Fanno parte degli itinerari anche Santa Maria dei Greci e il Polo Culturale di San Lorenzo. Informazioni che si possono trovare tutte su un sito online, dove oltre a prendere contatti e visione degli orari di fruizione, è possibile prenotare pure visite, appuntamenti e conoscere la storia di ogni sito. Online ci sono anche diversi contenuti interattivi e delle gallerie fotografiche approfondite. A collaborare con la Curia, per rendere funzionante tutto questo, l’Associazione Ecclesia Viva, che è nata con lo scopo di promuovere, valorizzare e far fruire il patrimonio culturale ecclesiastico dell’Arcidiocesi di Agrigento. Tra gli scopi principali dell’associazione c’è quello di sostenere il Museo diocesano di Agrigento – Mudia e le sue attività; pertanto, i membri sono impegnati nell’accoglienza e nella guida dei gruppi all’interno del museo e degli edifici monumentali dei percorsi Arte e fede, nonché delle principali chiese della città di Agrigento e delle sedi della rete museale diocesana.