I gestori dei locali e ristoranti del centro della città si sono riuniti per risolvere la questione della “movida” ai tempi del Coronavirus. Succede in seguito alla chiusura di tre locali, per 5 giorni (due in piazza San Francesco, e un altro ancora in via Pirandello) da parte della squadra Amministrativa della Questura, con provvedimento del Prefetto, e alle due multe da 300 euro “a testa” elevate dai carabinieri, ai titolari di altrettanti bar lungo la via Atenea.
Gli esercenti dopo una riunione svoltasi l’altra sera, hanno scritto al Prefetto. Chiedono una soluzione comune e di poter lavorare, senza il timore di incorrere a chiusure e multe. Chiedono delle linee guida in modo chiare. Tutto ciò al fine di eliminare gli assembramenti. Una soluzione comune eviterebbe qualsiasi tipo di discussione. “E’ chiaro che tutti siamo preoccupati dal Covid – dicono -, ma al contempo tutti dobbiamo lavorare. Chiediamo di poterlo fare con delle regole chiare che solo il rappresentante dello Stato in provincia di Agrigento può darci”.
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