Nel linguaggio giornalistico esistono diversi modi per definire gli incidenti mortali sul lavoro, il più noto è sicuramente quello delle “morti bianche”, dove l’aggettivo “bianco” indica l’assenza di una “mano responsabile” in modo diretto. Anche la locuzione “omicidio del lavoro” è utilizzata frequentemente, così come l’impiego del termine “strage”.
Al dì là della terminologia che si può utilizzare per descrivere il fenomeno, ciò che vi è alla base è il verificarsi di un infortunio mortale sui luoghi di lavoro. E sono 23.624 quelli registrati dall’Inail, nel 2021, sull’intero territorio regionale di cui il 15 per cento sono relativi al settore delle costruzioni.
I decessi registrati, nello stesso periodo, sono invece 62, di cui 7 riguardano cantieri ricadenti nell’Agrigentino, che si colloca al quinto posto nella speciale classifica regionale delle “morti bianche”. Sono numeri allarmanti che impongono un costante aggiornamento professionale, in materia di sicurezza, di tutti i soggetti coinvolti nel processo di esecuzione delle costruzioni, a partire da chi è preposto a ruoli delicati come quelli della progettazione e della direzione dei lavori.
In questo contesto, l’Ordine degli architetti, con la collaborazione della Fondazione Architetti nel Mediterraneo, ha lanciato un nuovo corso di 120 ore per la formazione della figura del coordinatore per la sicurezza nelle fasi di progettazione e di esecuzione dei lavori.Gli interessati possono consultare il programma e compilare l’apposito spazio per l’iscrizione al corso sul sito istituzionale dell’Ordine degli architetti, all’indirizzo www.architettiagrigento.it