Il giudice monocratico del Tribunale di Agrigento Giuseppe Miceli ha assolto “per non aver commesso il fatto” un trentaduenne Giuseppe Li Vecchi finito a processo con l’accusa di aver minacciato il presidente dell’associazione che gestisce il museo della memoria a Siculiana. L’uomo, già in passato, era stato coinvolto in un’analoga vicenda poiché accusato di aver creato anonimamente una pagina Facebook utilizzata per minacciare l’ex sindaco Lauricella.
In questa vicenda, invece, il giovane era stato accusato di aver telefonato al presidente dell’associazione, con un dispositivo che altera la voce, per fargli annullare l’evento di presentazione del libro del fratello di Peppino Impastato. Evento che si tenne regolarmente. Le indagini portarono al 32enne che però ha sempre negato le accuse. L’uomo in un primo momento era stato condannato con decreto penale che però è stato impugnato dall’avvocato Gianfranco Pilato.
Il giudice lo ha assolto. Non c’è l’assoluta certezza che quella telefonata l’ha fatta l’imputato.