Sono accusati di aver minacciato e strattonato alcuni agenti della polizia penitenziaria in servizio nella Casa circondariale “Pasquale Di Lorenzo” di Agrigento. Sei detenuti, all’epoca dei fatti, reclusi nel carcere di contrada “Petrusa” sono finiti a processo. Il procuratore reggente Salvatore Vella ed il sostituto procuratore Giulia Sbocchia, dopo aver concluso le indagini, hanno disposto la citazione a giudizio. Sul banco degli imputati siedono Rosario Moscato, 32 anni di Gela; Paolo Vitellaro, 32 anni di Gela; Antonino Capizzi, 50 anni di Palermo; Alfonso Fiammetta, 49 anni di Catania; Gaetano Licata, 40 anni di Santa Maria Capua Vetere e Pietro Flamia, 65 anni di Palermo. Gli imputati sono difesi dagli avvocati Salvatore Cusumano, Giovanni Castronovo, Giuseppe Bongiorno, Vincenzo Giambruno, Igor Runfola, Cristina Alfieri e Rosario Prudenti. Il processo è in corso davanti il giudice monocratico del Tribunale di Agrigento, Fulvia Veneziano. Il prossimo 14 settembre gli imputati si sottoporranno all’esame e saranno ascoltati anche i testimoni citati dalla difesa. I fatti al centro dell’inchiesta risalgono al 2018. I sei, secondo la ricostruzione dell’accusa, avrebbero rivolto minacce ad un ispettore e ai suoi assistenti: “Ti scippu a testa e ci iocu a palluni pezzo di sbirro”.