Rotta su Lampedusa – a quanto si evince dai tracciati radar e a quanto confermano fonti informate – la Alan Kurdi, nave di Sea Eye con 64 migranti soccorsi a bordo. Dopo essersi diretta a nord, da qualche ora la nave ha puntato il timone verso ovest e si trova a circa 30 miglia da Lampedusa. A quanto si apprende, la Alan Kurdi avrebbe chiesto al centro di coordinamento marittimo italiano l’indicazione del porto sicuro.
L’intervento di soccorso della nave di Sea Eye, nonchè la rotta seguita verso Lampedusa “risultano quanto meno dubbie dal punto di vista delle norme europee ed italiane in materia di sicurezza, controllo delle frontiere e contrasto all’immigrazione illegale”. Tentare di entrare in acque italiane sarebbe dunque “una minaccia al buon ordine ed alla sicurezza dello Stato”. Ecco perchè, annuncia una nota verbale dalla Farnesina al ministero degli Esteri tedesco, la nave “non sarà autorizzata ad entrare nelle acque territoriali italiane”.
Non ci sta il ministro dell’Interno Matteo Salvini, che accusa: “altre vite messe a rischio da una Ong straniera, partita da acque libiche in direzione Italia: il nostro governo ha scritto al governo tedesco perché si faccia carico del problema e dal Viminale abbiamo diffidato la nave dall’entrare nelle acque italiane”.
“I migranti vanno soccorsi e non respinti in Paesi insicuri o terzi anche perché ci prendiamo delle responsabilità se li affidiamo a terzi. Sono diminuiti gli sbarchi in Italia ma aumentano i morti. Ogni morto è un’offesa che colpisce tutto il genere umano”. Così nel pomeriggio il presidente della Cei, il cardinale Gualtiero Bassetti, intervenendo alla presentazione del rapporto del Centro Astalli. Alla domanda se la politica che si dice cristiana, è cristiana nelle azioni, Bassetti ha risposto: “non ho uno strumento per misurare la fede. Dico che il decreto sicurezza è insufficiente e va mitigato”.
Sea Eye salva 64 migranti. Salvini, vadano ad Amburgo – Si profila un nuovo braccio di ferro nel Mediterraneo centrale sulla pelle di chi scappa dalla Libia: la Alan Kurdi, la nave della Ong tedesca Sea Eye, ha soccorso ad una trentina di miglia dalla costa di Zuharaw un gommone con a bordo 64 migranti, tra cui donne e bambini, e ha puntato la prua verso nord. Immediata la risposta del ministro dell’Interno Matteo Salvini: “nave tedesca, vadano ad Amburgo”. L’allarme è scattato attorno alle 10.30 e ancora una volta a raccogliere la segnalazione è stato Alarm Phone. “Siamo stati chiamati da 64 persone, fra cui ci sarebbero 10 donne e 6 bambini. Abbiamo ricevuto la loro posizione Gps” ma “le autorità che abbiamo chiamato sono irraggiungibili”. Mezzora dopo il servizio telefonico che fornisce ai migranti un numero da chiamare in caso di difficoltà, riceve una seconda chiamata nel corso della quale le persone a bordo hanno detto di aver bisogno di “cure mediche”. Le indicazioni sulla posizione del gommone sono state inviate immediatamente via mail alla Guardia Costiera libica e alla Alan Kurdi, l’unica nave delle organizzazioni umanitarie che in questo momento si trova nel Mediterraneo centrale e che era in zona alla ricerca del barcone scomparso ormai 48 ore fa – l’ultima segnalazione è arrivata sempre ad Alarm Phone la sera di domenica attorno alle 22 – con a bordo una cinquantina di persone. Di questo gommone non c’è traccia è nessuno può escludere che sia finito in fondo al mare con il suo carico di disperati, come già accaduto ad decine di imbarcazioni fatiscenti delle quali non si è saputo mai più nulla. Da Tripoli nessuno ha risposto, dicono da Alarm Phone, mentre la nave di Sea Eye si è diretta nel punto indicato.