“Il tema delle migrazioni è al centro delle politiche e delle attività del nostro Ateneo, consapevole della necessità di affrontare tale questione con un taglio interdisciplinare e tenendo insieme ricerca e azioni concrete”. Così il rettore di Palermo, Massimo Midiri, nel suo intervento in occasione dell’inaugurazione dell’anno accademico. “Il Centro Migrare dell’Ateneo svolge in questa chiave attività di ricerca, coordinamento, formazione e terza missione – ha spiegato – curando i raccordi tra riflessioni teoriche e pratiche operative e promuovendo il dialogo con il tessuto della società civile. Grazie all’azione di questa struttura dell’Ateneo, che opera in collaborazione con la Scuola di Italiano per stranieri e con la Clinica Legale dei Diritti Umani, oggi partecipiamo al progetto dell’Alto Commissariato per i Rifugiati, ‘University Corridors for Refugees’, che permette di accogliere rifugiati in campi profughi africani con l’obiettivo di fare completare loro gli studi universitari in Italia”. Midiri, come riporta Adnkronos ha ricordato il Polo di Agrigento, “l’avamposto universitario più a Sud d’Europa”. ” Agrigento, con la sua isola simbolo dell’accoglienza che è Lampedusa, è luogo di confine e di transito di popoli – ha sottolineato -. Da questa prospettiva è scaturita lo scorso dicembre la firma di un protocollo per la costituzione della rete delle Università del Mediterraneo che si riconoscono nella cultura del dialogo e della pace, condizioni necessarie per la crescita e il progresso dei popoli”.
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