“Non sono morti per caso. Il crocifisso si identifica con questi morti a mare. Quando Gesù è morto sulla croce non ha detto ‘grazie’ al Padre ma ha chiesto ‘perché?’. Anche questi nostri fratelli hanno chiesto perché”. Lo ha detto il cardinale diAgrigento Francesco Montenegro, dinanzi alle 13 bare sigillate dei migranti morti nel naufragio dei giorni scorsi. Le bare sono senza nome: sopra una placca di ottone dorato. Solo un numero da 1 a 13 e la data 7 ottobre 2019-Lampedusa. Le bare sono ospitate nella Casa della fraternità dove, dopo un momento di raccoglimento in privato alla presenza di rappresentanti delle forze dell’ordine e del procuratore aggiunto Salvatore Vella, il cardinale di Agrigento ha voluto recitare il Padre nostro.