Metropolitana di superficie sfruttando la tratta ferroviaria esistente. Si torna a parlare di un’idea “vecchia” proprio come la linea ferrata che collega Agrigento con il capoluogo regionale. Lo spunto arriva dall’annuncio da parte dell’Amministrazione comunale di Agrigento che ha saranno realizzate le fermate di San Michele, nei pressi, tra l’altro dell’Ospedale San Giovanni di Dio e Fontanelle, uno dei quartieri periferici più popolati della città. Fermate che saranno collocate appunto lungo la linea ferroviaria Palermo-Agrigento. Il progetto rientra nell’ambito del processo di riprogrammazione delle risorse già certificate a valere sul Programma Operativo FESR Regione Siciliana 2014/2020 per la realizzazione dell’operazione “Raddoppio ferroviario Palermo Carini -Tratta B Notarbartolo – EMS/La Malfa”. “Apprendiamo con soddisfazione dei recenti sviluppi segnalati dall’amministrazione comunale di Agrigento circa la costruzione delle nuove fermate ferroviarie nella periferia cittadina”: esordisce così Mauro Indelicato, presidente dell’associazione Ferrovie Kaos, a proposito dell’annuncio del sindaco Franco Micciché relativo alla possibilità di integrare il servizio ferroviario cittadino con due fermate lungo l’asse Agrigento – Palermo. “L’annuncio – ha proseguito Indelicato – va nella giusta direzione. La linea Agrigento – Palermo attraversa quartieri che ospitano la zona industriale e l’ospedale, indispensabile quindi pensare a un collegamento diretto ferroviario con la stazione centrale”.
Tuttavia l’associazione Ferrovie Kaos sottolinea che questo primo passo deve necessariamente essere seguito da un progetto più ampio, capace di contemplare la costruzione di una vera metropolitana di superficie per collegare Aragona Caldare con Porto Empedocle: “Il progetto esiste da anni – ha sottolineato Indelicato – e sfrutta l’attuale linea servita dai treni per Palermo e Caltanissetta, oltre che la linea che si snoda da Agrigento Bassa e scende verso Porto Empedocle”. Di questa idea però non si è mai fatto nulla: “Visto che l’amministrazione Micciché – è il pensiero dei soci di Ferrovie Kaos riportato dal presidente Indelicato – è tornata a parlare delle nuove stazioni ferroviarie, è indispensabile provare a mandare in porto anche il progetto sulla metropolitana di superficie. Diversamente, il rischio è quello di avere due nuove fermate simili a mere cattedrali nel deserto, con un servizio monco e poca utenza”. Secondo Ferrovie Kaos, ad Agrigento si potrebbe ricalcare l’esempio di Ragusa: nella città iblea infatti, a breve partiranno i lavori per realizzare, lungo il tracciato già esistente della linea Siracusa – Gela, una vera e propria metropolitana di superficie.
Un progetto, quello della metropolitana di superficie, che come sottolineato dal sindaco Franco Miccichè, rientra nel nostro programma e non abbiamo assolutamente accantonato.
“La nostra città – ha aggiunto il vice presidente del consiglio comunale di Agrigento, Valentina Cirino – sconta forti ritardi e carenze sul versante infrastrutturale rispetto la capacità di mettere in valore il complesso dei beni artistici e naturalisti presenti nel territorio. Con la metropolitana di superficie andremmo a valorizzare il turismo integrando anche un circuito meno conosciuto come la Casa di Pirandello con i nostri beni archeologici.”
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