Meno abusi edilizi a Licata: ruspe ferme per l’estate

LICATA. Il “cemento selvaggio” a Licata arretra: nel mese di maggio si è registrata una lieve flessione rispetto ai periodi precedenti. Sono, infatti, solo due le persone denunciate a piede libero con l’accusa di avere costruito in assenza di concessione edilizia o, comunque, in difformità rispetto al permesso ottenuto dai competenti uffici del Comune. Il dato è contenuto nel report sull’attività posta in essere nello scorso mese, che il dipartimento Territorio e Ambiente del Comune ha pubblicato ieri mattina. Ai titolari di edifici costruiti abusivamente, o in variante rispetto al progetto approvato dal Comune, sono stati concessi 90 giorni di tempo per demolire. Se non lo faranno i loro edifici saranno acquisiti al patrimonio del Comune e sarà l’ente, successivamente, ad eseguire gli abbattimenti.

Il pugno “duro” della squadra antiabusivismo della polizia municipale sembra aver scoraggiato quei cittadini che, nonostante la lotta serrata al cemento selvaggio culminata con l’azione delle ruspe che stanno demolendo i villini realizzati senza licenza edilizia, continuano a costruire manufatti in assenza di autorizzazione o in difformità rispetto a quanto autorizzato dal competente ufficio tecnico.

Nel mese di aprile erano stati sette i cittadini denunciati ai magistrati della Procura della Repubblica di Agrigento con l’accusa di avere violato la legge sull’edilizia. Gli immobili che i sette licatesi stavano realizzando in assenza di concessione edilizia, o comunque in variante al permesso ottenuto dal Comune, sono stati posti sotto sequestro. Cinque ordinanze di demolizione su sette firmate dal dipartimento Territorio ed Ambiente del Comune riguardano altrettanti immobili che sarebbero stati edificati abusivamente e che non possono ottenere la concessione edilizia in sanatoria. Gli abusi registrati nelle zone: Playa, Cotturo e Carrubbella, sono stati già contestati ai proprietari degli stabili.

Intanto le ruspe si fermano fino a settembre. Come negli anni precedenti si spengono i motori per evitare di demolire mentre turisti e bagnanti sono in spiaggia, a pochi metri di distanza. Fino al 15 settembre sarà osservato lo stop alle ruspe. Anche perché, nel periodo estivo i rappresentanti delle forze di polizia extraterritoriale vanno in ferie e quindi non riescono a garantire il servizio d’ordine.