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Home » Top » Mazzetta in una busta gialla: la polizia filma l’appalto truccato in diretta

Mazzetta in una busta gialla: la polizia filma l’appalto truccato in diretta

20 Maggio 2025
in Top, Cronaca
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Tangente da 135 mila euro per truccare un appalto sulla viabilità: scambio filmato dalla polizia

AGRIGENTO – Una busta gialla, passata di mano in piena strada. Dentro, parte di una tangente da 135 mila eurolegata a un appalto pubblico. Uno scambio avvenuto sotto gli occhi della Squadra Mobile, che da tempo seguiva i movimenti dei soggetti coinvolti in un presunto sistema di corruzione e gare truccate nell’Agrigentino.

Sono diversi gli appalti finiti nel mirino della Procura, che ha acceso i riflettori su un meccanismo ben oliato di mazzette e favori, in cui sarebbero stati coinvolti funzionari pubblici, tecnici e imprenditori. I primi arresti (due in carcere, tre ai domiciliari) hanno già acceso un faro su una rete più ampia: otto persone sono attualmente indagate a vario titolo.

Il presunto episodio di corruzione documentato in diretta riguarda l’appalto per i lavori di manutenzione della strada provinciale 19, che collega Salaparuta a Santa Margherita Belice. Secondo gli inquirenti, la mazzetta sarebbe servita a pilotare l’aggiudicazione in favore degli imprenditori Diego Caramazza, 44 anni, e Luigi Sutera Sardo, 58 anni, entrambi di Favara. Quest’ultimo è un ex assessore comunale ed è stato anche consigliere al Libero Consorzio.

Il denaro – spiegano gli inquirenti – sarebbe stato materialmente consegnato presso l’abitazione di Carmela Moscato, madre di Caramazza, mentre l’accordo era stato già stretto con il dirigente del Libero Consorzio, che avrebbe dovuto alterare i punteggi tecnici e favorire l’offerta delle ditte “amiche”, bypassando i criteri previsti dalla normativa.

Nel mirino ci sono anche i rapporti tra Alesci e gli imprenditori, con la presunta regia di Angelo Blasone, dirigente che avrebbe influenzato più gare d’appalto.

Alesci, 65 anni, dirigente dell’Ufficio tecnico del Comune di Licata, è stato arrestato a Butera ma scarcerato dopo 24 ore per mancanza della flagranza. Tuttavia, il Comune di Licata ha revocato l’incarico, pubblicando la delibera all’albo pretorio. Oggi si valuta se proseguire i rapporti o chiudere definitivamente.

Nel frattempo, il sindaco di Licata ha annunciato che il Comune valuterà la costituzione di parte civile nel procedimento. La Procura, intanto, mantiene il riserbo su alcuni dettagli dell’indagine, ma non si escludono sviluppi clamorosi.

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