Le articolate indagini della Squadra Mobile di Agrigento, diretta da Giovanni Minardi, e del Commissariato Pubblica sicurezza di Licata, diretto da Sergio Carrubba, con il coordinamento della Procura della Repubblica di Agrigento, diretta da Luigi Patronaggio, hanno permesso l’arresto di tre persone, e di sequestrare, in totale, 4.375 piante di marijuana, del peso complessivo di 3.662 chili, nonché 2 Kg. di hashish.
L’11 settembre in contrada “San Michele” agro di Licata rinvenuta e sequestrata una piantagione di marijuana, gestita dai coniugi Francesco Bruna, 43 anni, e Angela Cammilleri, 36 anni.
La perquisizione ha permesso di rinvenire quattro tunnel, illecitamente coltivati a “Cannabis indica”, all’interno dei quali recuperate e sequestrate 250 piante alte, tra u metro e un metro e mezzo, per un totale di circa 247 chilogrammi. All’interno di un garage di pertinenza della struttura agricola, altresì, rinvenuti altri 77 grammi di stupefacente.
Entrambi i coniugi sono stati posti agli arresti domiciliari. Provvedimenti poi convalidati dal Tribunale di Agrigento.
Il 17 settembre in contrada “Cantacaglione”, agro di Licata, rinvenuta e sequestrata una piantagione di marijuana gestita da Angelo Marzullo, 47 anni, finito in manette.
La perquisizione ha fatto ritrovare sette tunnel, illecitamente coltivati a “Cannabis indica”, all’interno dei quali vi erano 575 piante, alte circa un metro e mezzo, per un totale di circa 725 chilogrammi.
Marzullo è stato rinchiuso nella Casa circondariale “Di Lorenzo” di Agrigento.
Il 20 settembre, infine, in contrada “Petrullo” agro di Canicattì, il personale della Squadra Mobile di Agrigento, unitamente ai poliziotti del Commissariato di Pubblica Sicurezza di Canicattì, diretto da Cesare Castelli, hanno individuato un magazzino, utilizzato per l’essiccazione di un’ingente quantità di piante di marijuana già raccolte, nella disponibilità di Vincenzo Tardino, 38 anni, soggetto autorizzato alla coltivazione di Cannabis industriale per scopi leciti.
La perquisizione all’interno del locale ha permesso di rinvenire e sequestrate 3.550 piante alte circa 1 metro e mezzo, per un totale di circa 2.650 chilogrammi, oltre ad una parte esigua, circa 30 Kg., risultata di lecita coltivazione.Tardino è stato rinchiuso nel carcere di contrada “Petrusa”.
A queste si aggiunge il rinvenimento e sequestro, a carico di ignoti, operato sempre dagli operatori della polizia di Stato, di otto panetti di hashish, del peso complessivo di oltre 2 chili, rinvenuti nei pressi di una strada periferica del centro canicattinese.
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