Ridotta la condanna a un imputato, assolto un altro. Questo l’esito della sentenza per due agrigentini coinvolti nel maxi processo “Rinascita Scott”, scaturito dall’inchiesta sul narcotraffico gestito dalle cosche calabresi, con un sistema di approvvigionamento esteso fino all’Albania. La Corte d’Appello di Catanzaro ha ridotto la pena a 5 anni e 6 mesi di reclusione ad Andrea Puntorno, 47 anni, di Agrigento, ed ha assolto Bruno Di Maria, 61 anni, di Porto Empedocle (condannato in primo grado a 4 anni).
Per Puntorno, la cui pena è stata ridotta di un anno, era indicato come referente locale dei calabresi; Di Maria, invece, era accusato di avere curato i collegamenti logistici e i viaggi per la consegna della droga. La Dda di Catanzaro non ha impugnato invece le assoluzioni pronunciate in primo grado, che sono così divenute definitive: Calogero Rizzo, 56 anni, di Raffadali, e Giuseppe Di Maria, 59 anni, di Porto Empedocle.
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