Il 24 settembre si torna tra i banchi di scuola ma, a ormai tre giorni dalla riapertura, l’amministrazione comunale non ha fornito agli istituti scolastici nessuna indicazione sulle procedure anti-Covid che i presidi dovranno adottare.
Zambuto: “E’ una situazione inaccettabile, genitori e alunni non hanno una guida, un punto di riferimento, non dispongono ancora di un vademecum da seguire. Capisco le difficoltà oggettive e mi rendo conto che la situazione è complicata e spesso poco chiara, ma mancano solo tre giorni e non si può pensare di lasciare allo sbando un’intera popolazione scolastica”.
Giovedì ricominciano le lezioni dopo il lockdown e la stagione estiva. Marco Zambuto, tramite il comunicato di un preside, ricorda che l’avvio ufficiale dell’anno scolastico prevede la presenza di tutti i docenti il primo giorno di scuola, indipendentemente dagli orari o dalle classi assegnate. Sarà una vera e propria cerimonia di “bentornati” agli studenti, ma ad oggi regna la più totale incertezza sulle norme anti-Covid in ambito locale. L’amministrazione in carica, infatti, non ha ancora comunicato nulla, in tal senso, ai dirigenti scolastici che si ritrovano senza alcun riferimento o vademecum da seguire. “Non è una condizione che si può accettare – ha detto Zambuto – nonostante si voglia mettere tutta la buona volontà nel comprendere le oggettive difficoltà nel fronteggiare una situazione del genere. Ma è pur vero che bisognava essere previdenti ed agire con largo anticipo per preparare adeguatamente famiglie, ragazzi, docenti e addetti ai lavori. Invece mancano solo 3 giorni all’inizio delle lezioni e il Comune è assente, in totale silenzio, lasciando allo sbando un’intera popolazione scolastica. Invito i dirigenti scolastici – e contestualmente lo faccio con loro – a sollecitare e richiamare all’attenzione un’amministrazione distratta, che fornisca al più presto tutte quelle indispensabili indicazioni per consentire lo svolgimento delle attività in piena sicurezza. Non possiamo permetterci di mettere a repentaglio la salute di bambini e ragazzi, comprese le loro famiglie”.
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