Il coach della Junior Casale Monferrato, contatto dal nostro giornale, ha presentato così la sfida di domenica:
“Agrigento mi ricorda la squadra che raggiunse la finale play-off contro Torino”. E’ questa l’idea che Marco Ramondino si è fatto della Fortitudo. Il coach di Casale Monferrato, al quarto anno in A2 (gli stessi di Agrigento nella serie cadetta) sembra avere le idee chiare sul prossimo avversario di giornata. “Agrigento – dice Ramondino – è una squadra profondamente rinnovata, però nel vederla giocare mi sembra di ritrovare l’identità delle ultime stagioni, aggressività, atteggiamento, presenza in tutte le partite. Mi ricorda molto la Moncada del primo anno di A2, quella che ha dominato i playoff, cedendo solo in extremis”. Domenica la Fortitudo Moncada Agrigento, è attesa sul parquet della Junior Casale Monferrato. Dopo aver battuto Tortona, gli uomini di coach Franco Ciani si sono attestati al secondo posto in classifica del girone Ovest di A2, frutto di tre vittorie su quattro partite. Adesso, li aspetta un altro interessante banco di prova, questa volta sul campo di Casale, attualmente in testa al girone. Quella che vale per la quinta giornata di campionato è stata definita come una sfida tra le due squadre più in forma del torneo. “Non so se siamo le squadre che più stanno meglio – afferma il tecnico di origini campane – c’è grande entusiasmo è vero, ma se parliamo di condizioni fisiche, siamo un po’ malconci, anche se ritengo che sia noi che Agrigento siamo galvanizzati da questo avvio di stagione”. A sorpresa per la Fortitudo, nonostante abbia cambiato tanto in estate, è arrivato un avvio sprint e la vittoria di domenica scorsa sul campo di Tortona ha dato un segnale importante a tutto il campionato.
“Sicuramente per Agrigento – aggiunge Ramondino – non era facile trovare subito la consapevolezza dei ruoli in campo, anche dal punto di vista gerarchico”. La Junior Casale Monferrato ha nella difesa il suo punto di forza (solo 67,25 punti subiti) finalizzato a limitare il gioco avversario e la Fortitudo Agrigento che con la terza miglior media realizzativa (82.8 punti) evidenzia un’eccellente propensione offensiva. “Entrambe le statistiche che ci riguardano – dice il coach della squadra piemontese – sono complementari, la difesa è stata sempre il nostro punto di forza, ma su questo incide anche la qualità delle giocate in attacco”. Sia Agrigento che Casale, fanno dell’intensità di gioco sulle due metà campo, una prerogativa. La società piemontese, in estate ha piazzato i colpi giusti e sembra la squadra candidata ad arrivare fino in fondo. Ma se parlate con Ramondino, uno che questa categoria la conosce bene, da sempre avversario leale della Moncada, c’è da rimanere con i piedi per terra. “Ragioniamo di partita in partita – dice – non mi pongo obiettivi a lungo termine, siamo una squadra poco esperta, non mancano giocatori di riferimento è vero, ma dobbiamo concentrarci sul breve periodo, perché dipendiamo molto dalla crescita di alcuni ragazzi”.
Il coach non si dice sorpreso dall’avvio del campionato. “Era quello che avevo pronosticato in estate – dice – se ad est ci sono compagini come Trieste e Bologna che dominano, il nostro è sicuramente un girone molto equilibrato, per questo dico che bisogna ragionare partita dopo partita, perché l’omogeneità del girone ovest rende complessa ogni settimana”.
Quella contro Agrigento sarà sicuramente una partita imprevedibile. Casale da inizio stagione deve fare a meno di Aleksandar Marcius, classe ’90, attualmente fermo ai box per un infortunio al polso destro, mentre Agrigento da due settimane deve fare i conti con l’assenza di Paolo Rotondo. “Quella di domenica – conclude il coach della Junior – sarà una partita dura; conosco il gioco delle squadre di Ciani, mi aspetto gli avversari sempre presenti nel corso della partita, che giocano da squadra e senza mollare un centimetro. Evangelisti, Williams e Cannon – conclude il coach – sono giocatori dal grosso impatto offensivo. Ma anche i vari nuovi arrivati sanno inserirsi bene sulla partita”. (DV)