L’agrigentino, il siciliano in genere, si sa, è abituato a parcheggiare l’auto sotto casa ed usare il proprio mezzo anche quando si deve spostare di 200 metri. La domenica del Mandorlo in fiore invece è stata una delle poche occasioni per lasciare la macchina e mettersi in moto per una sana passeggiata. Per chi veniva da fuori l’occasione per saltare a bordo di uno dei tanti e suggestivi treni speciali. Ovunque altrove, quando ci sono eventi che coinvolgono decine di migliaia di persone, le code sono normali, nelle stazioni metro, tram, autobus ecc. Non capita mai di viaggiare in Italia o all’estero e non pagare il biglietto per usufruire dei mezzi pubblici. Ma ad Agrigento, ogni cosa normale diventa occasione di protesta e contestazione. A Milano, Napoli e Roma chiudono perfino le stazioni della metro al termine di incontri di cartello e la gente si attacca letteralmente al tram. Possiamo criticare tutto… ma è anche vero che siamo i primi detrattori di noi stessi.
Viadotti chiusi e mancanza di parcheggi per bus turistici.
Non entrando nel merito dell’organizzazione del Mandorlo, che a detta di molti, viene ricordata come una delle edizioni meglio organizzate di sempre, il vero problema è un altro. Con il viadotto Akragas chiuso, il Petrusa interrotto, Galleria Spinasanta ad una sola canna, è stata la circolazione delle auto. Per fortuna esiste l’eliambulanza ma il problema è serio. E pensare che qualcuno aveva pure proposto di demolire il viadotto. Poi come sempre mancano i parcheggi degli autobus turistici. Li ho visti sostare ovunque, perfino in Viale dei Pini, sul lungomare e davanti le traverse del Villaggio Peruzzo. Se si vuole ambire invece a portare ad Agrigento grandi eventi, se si vuole crescere dal punto di vista turistico, la prima cosa è sollecitare che le strade più importanti come il viadotto Akragas vengano presto messe in sicurezza e riaperte. Pensare un serio piano traffico e concretamente a far funzionare le aree di sosta. Assurdo anche non aver pensato ad un servizio di spazzamento straordinario delle vie principali. Il viale della Vittoria a questa mattina era sommerso di rifiuti. Ci aspettiamo queste sollecitazioni da parte dei rappresentanti politici e non interventi ad effetto che sanno più di attacco personale che di ragionevole visione politica.
Il commento di un turista: I mezzi pubblici a pagamento non sono contestabili qualora agli autobus non avreste fatto pagare 90€ per entrare ad Agrigento.
Quindi il tutto è stato davvero inammissibile è surreale.
Noi turisti da Catania abbiamo versato la quota.. Arrivati ad Agrigento ci dicono che gli autobus sostano a fontanelle e li si prendono i mezzi pubblici per salire ad Agrigento, nuovamente a pagamento. Prenotiamo L ingresso gratuito alla valle dei templi telefonicamente e nessuno ci invia alcun email o codice identificativo e non risultiamo prenotati.
Una cosa è certa.. mai più!