Il maltempo che ha investito Agrigento, e alcuni centri della Provincia, ha concesso una tregua e si è proceduto ad una prima stima dei danni: alberi caduti, crolli, tombini saltati, e strade allagate e interrotte,. Grossi massi si sono staccati da un versante collinare, e scivolando, sono quasi piombati nella strada di contrada “Fondacazzo”. Sono stati alcuni automobilisti a lanciare l’allarme. Nella stessa zona è il secondo smottamento di terreno, che si verifica nell’arco di dieci giorni. L’importante trafficata arteria, quotidianamente viene percorsa da centinaia di auto e mezzi pesanti, e a causa del ponte Morandi chiuso, da tempo è uno dei snodi principali, che collega la città con le zone periferiche.
I danni maggiori nella località balneare di San Leone. Qui l’erosione costiera ha danneggiato gravemente diversi chioschi sulla spiaggia agrigentina, ha danneggiato in alcuni tratti la condotta fognaria, e scoperchiato pozzetti. Sul lungomare Falcone Borsellino, il mare è arrivato fin sotto l’area pedonale del belvedere, dalle parti del campetto e della pista di pattinaggio.
Tra il centro città e i quartieri almeno cinque alberi, nonché decine di rami, si sono abbattuti sul manto stradale, e solo per un caso fortuito non sono rimasti coinvolti passanti. Danneggiate, invece, alcune autovetture parcheggiate. E’ successo in via Porta di Mare/Pietro Nenni, e in via Pirandello. I tronchi sono caduti in momenti in cui non vi era nessuno persone. In entrambi i casi poteva scapparci anche una tragedia.
I due alberi facevano parte del censimento fatto su richiesta del Comune ad un Agronomo. Super lavoro notturno, e ancora per tutta la giornata di ieri, per i vigili del fuoco del Comando provinciale di Agrigento, intervenuti per liberare le arterie ostruite dai grossi tronchi, e in alcuni casi per rimuovere altre parti pericolanti di alberi, pronti a cedere. A Fontanelle preoccupano un paio di muri a ridosso dalle palazzine.