Il Gup del Tribunale di Agrigento, Giuseppe Miceli, ha disposto il rinvio a giudizio a carico di 14 imputati coinvolti in un’inchiesta della Guardia di finanza. Altri quattro hanno chiesto il rito abbreviato, e una donna ha patteggiato la pena. I 19 imputati avrebbero ottenuto l’erogazione del reddito di cittadinanza senza avere i requisiti. Tra questi ci sono condannati per associazione mafiosa, altri sono familiari di mafiosi, o di persone finite in carcere, o ancora condannati per altri reati.
Sono stati rinviati a giudizio: Ignazio Sicilia, 45 anni, di Favara; Enzo Quaranta, 50 anni, di Favara; Luigi Messana, 63 anni, di Canicattì; Giovanni Calogero Scozzaro, 63 anni, di Casteltermini; Carmelina Virone, 50 anni, di Agrigento; Paola Quaranta, 52 anni, di Favara; Calogera Sferlazza, 46 anni, di Favara; Rosalia Calacione, 46 anni, di Favara; Lucia Cacciatore, 29 anni, di Agrigento; Pasquale Alaimo, 52 anni, di Favara; Angelo Pirrera, 41 anni, di Favara; Gesua Presti, 45 anni, di Favara; Rita Spallino, 40 anni, di Castrofilippo, e Monia Russello, 39 anni, di Agrigento.
Hanno scelto l’abbreviato Maria Spoto, 60 anni, di Casteltermini; Sergio Cusumano, 57 anni, di Agrigento; Maria Rita Cutaia, 45 anni, di Canicattì, e Vincenza Genco, 59 anni, di Cammarata. Carmela Signorino Gelo, 49 anni, di Favara ha patteggiato la pena a 10 mesi e 20 giorni di reclusione.
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