Ha preso il via la requisitoria del procuratore generale Emanuele Ravaglioli al processo, in corso di svolgimento davanti la quarta sezione penale della Corte di Appello di Palermo, presieduta dal giudice Vittorio Anania, scaturito dall’inchiesta antimafia “Vultur”, condotta dagli agenti della squadra Mobile di Agrigento e coordinata dalla Dda di Palermo, che ha fatto luce sulla famiglia mafiosa di Camastra, guidata dal boss Rosario Meli.
Durante la requisitoria, che continuerà e si concluderà la prossima udienza, il Pg si è soffermato sul reato di estorsione aggravata: secondo l’accusa, infatti, il clan dei Meli avrebbe chiesto il pizzo ad una ditta locale di pompe funebri. A settembre sono previste le arringhe degli avvocati della difesa.
In primo grado inflitta la condanna a 17 anni e 6 mesi di reclusione a Rosario Meli, “U puparu”; 14 anni e 6 mesi per il figlio Vincenzo Meli; 13 anni e 6 mesi al tabaccaio Calogero Piombo; 22 anni in continuazione con altre sentenze a Calogero Lillo Di Caro, esponente di rilievo della mafia di Canicattì.
Il collegio difensivo è composto dagli avvocati Angela Porcello (nella foto), Santo Lucia, Raffaele Bonsignore, Giuseppe Barba, Antonino Reina, Vincenzo Domenico D’Ascola e Lillo Fiorello.