I giudici del Tribunale del Riesame di Palermo hanno confermato l’ordinanza di custodia cautelare, a carico di dieci delle dodici persone coinvolte nell’inchiesta “Oro bianco”, che ha fatto luce sul cosiddetto “paracco”, ovvero la cosca mafiosa alternativa a Cosa Nostra e alla Stidda, capeggiata dal palmese Rosario Pace.
Restano in carcere Rosario Pace (detto “Sbizziale”), 61 anni, di Palma di Montechiaro; Gioacchino Pace, 51 anni, di Palma di Montechiaro; Emanuele Salvatore Pace, 34 anni, nato a Licata, residente a Palma di Montechiaro; Domenico Manganello, 47 anni, di Palma di Montechiaro; Sarino Lauricella, 52 anni, di Palma di Montechiaro; Sarino Lo Vasco, 54 anni, di Palma di Montechiaro; Salvatore Montalto, 52 anni di Palma di Montechiaro; Giuseppe Morgana, 37 anni, nato a Licata. Resta ai domiciliari Gioacchino Rosario Barragato (detto Colarino), 61 anni, di Palma di Montechiaro.
I giudici hanno sostituito la misura del carcere con quella dei domiciliari per Tommaso Vitanza, 71 anni, di Palma, e rimesso in libertà Calogero Lumia, inteso “U Capru”, 74 anni, di Palma di Montechiaro.
Nell’operazione, condotta dai carabinieri del Comando provinciale di Agrigento, all’alba del 13 gennaio, è finito in carcere pure il consigliere comunale di Palma di Montechiaro, Salvatore Montalto, con l’accusa di associazione mafiosa, e dimessosi all’indomani della cattura.
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