Mafia, operazione “Kerkent”: 19 condanne e un’assoluzione

I giudici della Corte di Appello di Palermo, dopo una camera di consiglio durata oltre 8 ore, hanno emesso la sentenza del processo scaturito dalla maxi operazione antimafia “Kerkent” condotta dalla Dia e dalla Dda, scattata il 4 marzo del 2019. La Corte ha ridotto le condanna per tredici dei 19 imputati riconosciuti colpevoli in primo grado con il rito abbreviato, e confermato l’unica assoluzione decisa in primo grado che era stata impugnata, quella del commerciante di auto Salvatore Ganci. Assolto dall’accusa di avere commissionato al capomafia Antonio Massimino una rappresaglia ai danni di un uomo vicino al clan che lo aveva truffato acquistando un’automobile del suo negozio con un assegno falso. Il boss agrigentino, insieme ad un affiliato, avrebbe sequestrato la moglie del truffatore, che poi ha collaborato con gli inquirenti, e l’avrebbe palpeggiata per dargli una lezione.

Questo la sentenza di secondo grado: Antonio Massimino: 20 anni di reclusione (20 anni in primo grado); Liborio Militello: 8 anni (8 anni); Luca Siracusa: 8 anni (8 anni); Sergio Cusumano: 8 anni e 4 mesi (12 anni e 8 mesi); Alessio Di Nolfo: 11 anni e 4 mesi (12 anni); Marco Davide Clemente: 9 anni e 2 mesi (9 anni e 6 mesi); Eugenio Gibilaro: 7 anni e 4 mesi (10 anni); Gerlando Massimino: 10 anni (12 anni); Domenico La Vardera: 3 anni e 8 mesi (8 anni e 8 mesi); Domenico Mandaradoni: 4 anni (8 anni); Antonio Messina: 9 anni e 4 mesi (12 anni); Giuseppe Messina: 12 anni, 10 mesi e 20 giorni (20 anni); Andrea Puntorno: 4 anni (8 anni); Calogero Rizzo: 4 anni (5 anni); Giuseppe Tornabene: 8 anni e 4 mesi (8 anni e 8 mesi); Francesco Vetrano: 16 anni e 1 mese (20 anni); James Burgio: 8 anni (8 anni); Salvatore Capraro: 9 anni (9 anni); Fabio Contino: 8 anni (8 anni).