Il pubblico ministero della Dda di Palermo, Claudio Camilleri, a margine della requisitoria, ha chiesto dieci condanne al processo scaturito dall’indagine antimafia “Condor”, che ha colpito principalmente i mandamenti mafiosi di Favara e Palma di Montechiaro, e rappresenta l’ideale continuazione dell’inchiesta “Xydi”, entrambe condotte sul campo dai carabinieri del Comando provinciale di Agrigento e dai loro colleghi del Ros.
Venti anni di reclusione ciascuno sono stati proposti per il boss Nicola Ribisi, 43 anni, di Palma di Montechiaro e Giuseppe Chiazza, 51 anni, di Canicattì; dodici anni per Domenico Lombardo, 31 anni, di Favara; dieci anni per Giuseppe Sicilia, 43 anni, di Favara; otto anni ciascuno per Luigi Pitruzzella, 35 anni, di Agrigento e Baldo Carapezza, 27 anni di Palma di Montechiaro; sei anni e un mese per Rosario Patti, 59 anni, di Palma di Montechiaro; sei anni per Francesco Centineo, 38 anni, di Agrigento; quattro anni ciascuno per Luigi Montana, 40 anni di Ravanusa e Ignazio Sicilia, 48 anni, di Favara fratello di Giuseppe.
Altri cinque imputati, invece, hanno scelto il rito ordinario: si tratta di Pasquale Alaimo, 54 anni, di Favara; Salvatore Curto, 39 anni, di Canicattì; Salvatore Galvano, 52 anni, di Agrigento; Francesco Genova, 43 anni, di Palermo e Giovanni Cibaldi, 35 anni, di Licata. Il Gup di Palermo, Ivana Vassallo, si pronuncerà sull’eventuale rinvio a giudizio contestualmente alla sentenza del troncone abbreviato. Tutti quanti sono accusati, a vario titolo, di associazione a delinquere di tipo mafioso finalizzata al traffico di droga, estorsioni ai danni di imprenditori e danneggiamenti a mezzo incendio.
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