Il pubblico ministero della Dda di Palermo, Francesca Dessì, ha chiesto la condanna a un anno e sei mesi per l’ex deputata di Italia Viva Giusy Occhionero, accusata di falso, nell’ambito dell’inchiesta “Passepartout”, eseguita dai carabinieri del Ros, che ha fatto luce sulla cosca mafiosa di Sciacca, e sui rapporti e intrecci con la politica. L’ex parlamentare era accusata di aver fatto passare per suo assistente, Antonello Nicosia, l’attivista radicale diventato solo in un secondo momento suo collaboratore, consentendogli così di entrare nelle carceri senza permessi e di incontrare boss e capomafia. Il processo è stato rinviato al 5 maggio per la sentenza. Nicosia, arrestato per associazione mafiosa e falso, è stato condannato in appello a 15 anni di reclusione. Condannati in appello anche il boss Accursio Dimino, accusato di essere il nuovo capo della cosca di Sciacca e Paolo e Luigi Ciaccio, accusati di favoreggiamento. Dimino a 18 anni e 8 mesi, i Ciaccio a due anni e 8 mesi.
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