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Home » Cronaca » Mafia, blitz “Oro bianco”: uno resta in carcere e un altro indagato va ai domiciliari

Mafia, blitz “Oro bianco”: uno resta in carcere e un altro indagato va ai domiciliari

3 Febbraio 2021
in Cronaca, evidenza, Mafia, Palma M
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I giudici del Tribunale del Riesame di Palermo hanno confermato la custodia cautelare in carcere nei confronti di Giuseppe Blando, 57enne, di Favara, coinvolto nell’inchiesta “Oro bianco”, sul “paracco” di Palma di Montechiaro, il clan mafioso parallelo a Cosa Nostra e alla Stidda. Ma hanno escluso alcuni capi di imputazione sulle aggravanti inerenti alle cessioni di droga. Blando, difeso dagli avvocati Maria Alba Nicotra e Rosalia Palumbo Piccionelli, resta in carcere. Diversi gli incontri documentati tra esponenti del “paracco” e Blando. Quest’ultimo, secondo l’accusa, tramite il palermitano Salvatore Troia avrebbe acquistato e rivenduto cocaina al clan guidato dal palmese Rosario Pace.

I giudici del Riesame, invece, in accoglimento del ricorso dei difensori, gli avvocati Santo Lucia e Giovanni Lo Monaco, hanno sostituito la misura del carcere con quella dei domiciliari per Tommaso Vitanza, 71 anni, di Palma, accusato di associazione mafiosa per avere, in particolare, fatto parte del “paracco”. L’ordinanza, che non modifica il quadro indiziario delle accuse, fa riferimento all’età avanzata dell’indagato. Il gip Serio, su richiesta del procuratore aggiunto di Palermo, Paolo Guido e dei pubblici ministeri della Dda Calogero Ferrara e Claudio Camilleri, ha firmato un’ordinanza cautelare a carico di 12 persone, quasi tutte di Palma di Montechiaro, 10 finite in carcere, e 2 ai domiciliari, eseguita dai carabinieri del Comando provinciale di Agrigento.

Si tratta di Rosario Pace (detto “Sbizziale”), 61 anni, di Palma di Montechiaro; Gioacchino Pace, 51 anni, di Palma di Montechiaro; Emanuele Salvatore Pace, 34 anni, nato a Licata, residente a Palma di Montechiaro; Domenico Manganello, 47 anni, di Palma di Montechiaro; Sarino Lauricella, 52 anni, di Palma di Montechiaro; Sarino Lo Vasco, 54 anni, di Palma di Montechiaro; Salvatore Montalto (consigliere comunale), 52 anni di Palma di Montechiaro; Giuseppe Morgana, 37 anni, nato a Licata. Ai domiciliari è finito Gioacchino Rosario Barragato (detto Colarino), 61 anni, di Palma di Montechiaro, e Calogero Lumia (detto U Capru), 74 anni, di Palma di Montechiaro.

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