Operazione antimafia a Palermo condotta dalla polizia di Stato. Circa 100 uomini della Squadra Mobile, su delega della Direzione Distrettuale Antimafia, hanno eseguito l’ordinanza di applicazione della misura cautelare emessa dal Gip del locale Tribunale nei confronti 11 soggetti, indagati a diverso titolo, per associazione mafiosa, concorso esterno in associazione mafiosa, estorsione aggravata, trasferimento fraudolento di valori aggravato ed altro.
Nove sono finiti in carcere e due ai domiciliari. Ad essere arrestati sono gli esponenti del mandamento della Noce, un quartiere di Palermo da sempre snodo strategico per gli interessi economici di Cosa Nostra.
Tra gli arrestati nell’operazione denominata “Padronanza” c’è anche Salvatore Alfano, 64 anni, ritenuto il nuovo boss della Noce. Alfano avrebbe avuto l’investitura direttamente da Settimo Mineo – il capo che aveva cercato di ricostituire la nuova Cupola dopo la morte di Totò Riina – con un bacio sulla bocca nella piazza principale del quartiere.
Mineo andava a trovare spesso Alfano nella concessionaria di famiglia, in piazza Principe di Camporeale. Già questo un segno di rispetto. La riorganizzazione della cupola mafiosa fu bloccata nel dicembre di due anni fa dalla procura di Palermo.
Oggi l’inchiesta della squadra mobile fa luce sul mandamento della Noce, dove la famiglia puntava a un rigido controllo del territorio, con estorsioni a tappeto e persino con la gestione delle giostre.
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