Tutti posti agli arresti domiciliari i favoreggiatori del boss Leo Sutera, di Sambuca di Sicilia, considerato il capo di Cosa Nostra provinciale. Dopo circa un anno e mezzo di carcere, una decina di giorni fa aveva lasciato il carcere Maria Salvato, 45 anni, fioraia del piccolo borgo dell’Agrigentino.
Adesso stessa decisione, in accoglimento della richiesta degli avvocati Angela Porcello e Mauro Tirnetta, è stata presa dal Gip del Tribunale di Palermo, Marcella Ferrara, anche per i sambucesi Giuseppe Tabone, 53 anni, e per Vito Vaccaro, 57 anni, difeso dall’avvocato Giovanni Vaccaro, entrambi posti ai domiciliari.
Come per Salvato, anche Tabone e Vaccaro sono stati condannati in primo grado a tre anni di reclusione. Secondo l’accusa i tre avrebbero aiutato il boss Sutera.
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