Domenica alle ore 12 il PalaMoncada accoglie il lunch match tra Moncada Agrigento e Fiorenzuola, una sfida che potrebbe dare una svolta alla stagione di entrambe le squadre. Agrigento guida il gruppo delle squadre nei play-in e ha ancora possibilità di insidiare l’ultima piazza dei playoff, mentre Fiorenzuola arriverà in Sicilia con l’obiettivo di restare agganciata a Crema nella lotta per il terz’ultimo posto e allontanare il rischio playout.
Fiorenzuola è reduce da una vittoria convincente contro Vicenza, una gara condotta dall’inizio alla fine, e ha cambiato marcia con l’arrivo di Sabic e Colussa, due innesti che hanno trasformato il ritmo della squadra. I numeri stagionali potrebbero quindi non essere un riferimento affidabile per valutare la squadra emiliana, che appare in netta crescita. Tra i giocatori da tenere d’occhio, Bottioni, se in forma, può essere molto pericoloso, mentre Colussa ha portato equilibrio e incisività. Negri, Voltolini e Galassi sono elementi in grado di avere picchi di rendimento e potrebbero risultare determinanti nel match di domenica.
Sul fronte Agrigento, la settimana di preparazione non è stata delle più semplici, tra infortuni e qualche modifica nell’assetto della squadra. Coach Quilici ha però sottolineato il buon atteggiamento dei suoi ragazzi, consapevoli che Fiorenzuola darà il massimo per conquistare due punti pesanti. “Pensiamo solo a giocare una partita attenta e cinica, sfruttando il nostro fattore campo e riprendendo il cammino casalingo interrotto contro Vicenza”, ha dichiarato l’allenatore biancazzurro alla vigilia del match.
Uno dei problemi principali per Agrigento resta il dominio a rimbalzo offensivo, dove la squadra fatica senza un lungo puro come Peterson nelle rotazioni. Nell’ultima gara contro Imola, i biancazzurri hanno praticamente giocato con otto uomini, e l’impiego prolungato di Martini (31 minuti) è un segnale della limitata profondità della squadra. L’arrivo di Amorelli, ala-centro di 195 cm, aggiunge un’opzione interessante, soprattutto nei pick and roll, dove potrebbe agevolare Piccone nel suo ruolo naturale di guardia tiratrice. Tuttavia, Piccone resta un giocatore individualista e meno propenso alla costruzione del gioco rispetto a un playmaker puro come Romeo.
Agrigento dovrà essere abile nel dettare il proprio ritmo, sfruttare la propria esperienza e limitare le folate offensive di una Fiorenzuola che sembra finalmente aver trovato una solidità mentale, ma che con ogni probabilità dovrà affrontare i playout. La sfida si preannuncia intensa e combattuta, con i padroni di casa chiamati a una prova di maturità per consolidare la propria posizione e continuare a inseguire un posto nei playoff.
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