Da poco siamo rientrati dall’aver portato un importante documento sul Cinema di Pasolini per la prima volta in Giappone.
1973 – Persia -Esfahan – Moschea del Venerdì – Pierpaolo Pasolini sul set de “Il fiore delle mille e una notte” il Terzo film de “La trilogia della vita” quello di cui, a Settembre, siamo stati invitati a portarne la Mostra a Tokyo in rappresentanza dell’Italia!
Ecco il comunicato del Ministero degli Affari Esteri inviatoci dalla Farnesina.
Ispirato ai racconti dell’antico mondo arabo, “Il fiore delle mille e una notte” (1974) è un film che il suo stesso regista, Pier Paolo Pasolini, definisce “realistico, pieno di polvere e di facce povere … un film visionario, in cui i personaggi sono ‘rapiti’ e costretti a un’ansia conoscitiva involontaria, il cui oggetto sono gli avvenimenti che gli accadono”.
Nella mostra L’oriente di Pasolini il lavoro del regista italiano e della sua troupe di 35 persone nella realizzazione de Il fiore delle mille e una notte viene documentato attraverso le fotografie di Roberto Villa, che ripercorre assieme a loro le città e i villaggi fiabeschi dello Yemen e dell’Iran, dove fu fatta la gran parte delle riprese per circa due mesi all’inizio degli anni settanta. Si porta così a compimento quello che Pasolini definirà il suo “progetto più ambizioso.”
Una mostra fotografica che va “alla ricerca dei volti” immortalando facce, gente e mestieri dell’Oriente pasoliniano e che ci presenta dei “fuori set” attraverso immagini della troupe e degli attori durante le pause dai lavori. Una mostra che segue Pasolini al lavoro in maniera trasparente evidenziando quelle che sono le sue scelte, le sue intuizioni e la sua stessa libertà creativa d’artista. Una mostra che fissa altresì i luoghi con immagini che ripercorrono le differenti tappe toccate dal regista e dagli attori durante i viaggi de Il fiore delle mille e una notte. Il filo conduttore che lega gli scatti di Roberto Villa è ben rappresentato sia dal rispetto di Pasolini nei confronti della cultura orientale che dalla conseguente necessità di instaurare quel dialogo tra Oriente e Occidente che il regista stesso aveva già allora intuito essere al centro del nostro presente.
Pier Paolo Pasolini (Bologna, 5 marzo 1922 – Roma, 2 novembre 1975) fu un poeta, scrittore, cineasta, sceneggiatore, drammaturgo e giornalista italiano, considerato tra i maggiori artisti e intellettuali del XX secolo. Culturalmente versatile, si distinse in numerosi campi, lasciando contributi anche come pittore, romanziere, linguista, traduttore e saggista, non solo in lingua italiana, ma anche friulana.
Roberto Villa, nato a Genova nel 1937, risiede e lavora a Milano come fotografo. Ha collaborato con la RAI svolgendo altresì un’intensa e vasta attività sul fronte della didattica e della comunicazione audiovisiva. Nel 2008 ha donato alla Cineteca di Bologna, oggi Fondazione, il suo prezioso archivio, comprendente fotografie, pubblicazioni e importante materiale tecnico audio, video e fotografico utilizzato durante la sua attività.
Organizzato da : Istituto Italiano di Cultura di Tokyo.
Con il patrocinio del Ministero degli Esteri e della Cooperazione Internazionale.
In collaborazione con: Fondo Roberto Villa (a cura di Rosalba Trebian), Cineteca di Bologna, ITOCHU SHOKUHIN Co., Ltd.
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