Ricostruita la vicenda degli spari contro l’abitazione di un cinquantenne, licatese, bracciante agricolo, avvenuta ieri all’ora di pranzo. Ad esplodere 6 colpi di pistola, un revolver Ruger 347 magnum, è stato un 76enne, anche lui licatese, tornato dalla Germania, dove risiede, per un periodo di ferie. Il pensionato è stato arrestato dai carabinieri della sezione operativa della Compagnia di Licata, per le ipotesi di reato di tentato omicidio, e porto abusivo di arma da sparo.
I particolari dell’operazione sono stati resi noti nel corso di una conferenza stampa, che si è tenuta al Comando provincia di Agrigento, alla presenza del capitano Francesco Lucarelli. La sparatoria è scaturita a seguito di una lite avuta tra i due, per un garage di proprietà dell’anziano, e preso in affitto dal bracciante agricolo. Sarebbero sorti delle incomprensioni circa il prezzo del canone di affitto da pagare.
Dopo il diverbio il pensionato si è allontanato per poi ritornare poco dopo presso l’abitazione della vittima. Dalla strada l’uomo con pistola in pugno ha esploso 6 colpi verso il balcone dell’abitazione del “rivale”, che in quel momento si trovava all’interno con la moglie e i due suoi figli. Fortunatamente gli spari non hanno provocato feriti, nonostante alcune parti dei proiettili siano penetrati all’interno dell’appartamento.
I carabinieri, recatisi sul posto si sono messi immediatamente sulle tracce dell’aggressore, e lo hanno rintracciato poco più tari nella sua casa di campagna dove, vistosi braccato, ha consegnato la pistola, utilizzata per fare fuoco ed il relativo munizionamento, il tutto regolarmente detenuto. L’uomo è stato quindi arrestato, e su disposizione della Procura della Repubblica di Agrigento, collocato agli arresti domiciliari. Le armi e le munizioni sono state sequestrate.