AgrigentoOggi
  • Agrigento 2025
  • Editoriali
  • Valle dei Templi
  • Turismo
  • Scuola
  • Cinema
  • Cultura
  • Calcio
No Result
View All Result
  • Agrigento 2025
  • Editoriali
  • Valle dei Templi
  • Turismo
  • Scuola
  • Cinema
  • Cultura
  • Calcio
No Result
View All Result
AgrigentoOggi
No Result
View All Result

Home » Cronaca » L’inchiesta sulla mafia del pascolo: chiuse le indagini, cinque indagati

L’inchiesta sulla mafia del pascolo: chiuse le indagini, cinque indagati

27 Aprile 2025
in Cronaca, dalla provincia, evidenza, Mafia
Share on FacebookShare on Twitter

Da una conversazione intercettata dalla polizia la conferma che la famiglia mafiosa di Santa Margherita dì Belice aveva messo le mani su vaste zone di campagna, appartenenti ad agricoltori e proprietari terrieri della Valle del Belice, da destinare al pascolo abusivo del bestiame, imponendo il pagamento di canoni irrisori, dalle 200 alle 500 euro annui che, in taluni casi, non sarebbero stati nemmeno corrisposti. Sono tutte vecchie conoscenze della mafia belicina le cinque persone indagate, nell’ambito dell’inchiesta, condotta sul campo dal personale della Squadra Mobile di Agrigento, dallo Sco e dalla Sisco di Palermo. I pubblici ministeri della Dda di Palermo, Claudio Camilleri e Felice De Benedettis, hanno fatto notificare l’avviso di conclusione delle indagini preliminari.

Le ipotesi di reato sono quelle di estorsione e illecita concorrenza con minaccia o violenza aggravata dal metodo mafioso. Il provvedimento è stato firmato nei confronti di Pietro e Giovanni Campo, padre e figlio, di 73 e 34 anni; Piero Guzzardo, 46 anni, Pasquale Ciaccio, 59 anni, tutti di Santa Margherita Belice e e Domenico Bavetta, 42 anni, di Montevago. Campo, per anni sarebbe stato il referente di Matteo Messina Denaro, uno dei pochissimi nella provincia di Agrigento ad avere avuto il compito di interpretare i “pizzini” dell’allora superlatitante di Cosa nostra.

Inoltre, a confermare il forte legame tra l’ex numero uno della mafia siciliana e Campo, ci sarebbe anche il video registrato dalle telecamere nascoste il 7 dicembre del 2009 in cui si vede un fuoristrada con a bordo due persone – una delle quali secondo gli investigatori è proprio Messina Denaro – transitare in una zona di campagna, nei pressi di un terreno che fa parte dell’azienda agricola di Pietro Campo in contrada “Gulfa” a Santa Margherita di Belìce. E lo stesso Campo per anni è stato il numero due di Cosa nostra agrigentina dietro solo al “professore” Leo Sutera di Sambuca di Sicilia.

Segui il canale AgrigentoOggi su WhatsApp

Tags: inchiestaindagatiindaginipascolo
Previous Post

Il restauro naturalistico del Bosco Sacro di Erice: natura, storia e simboli si intrecciano

Next Post

Grave incidente all’autodromo: giovane motociclista ferita

Testata iscritta al n.289 – Registro Stampa Tribunale di Agrigento in data 18 Settembre 2009 – Direttore Domenico Vecchio – P.I. 02574010845 – Copyright © 2009 – 2025 – [email protected] Iscrizione ROC n.19023

Per la tua pubblicità su agrigentooggi.it

Copyright © 2023

No Result
View All Result
  • Agrigento 2025
  • Editoriali
  • Valle dei Templi
  • Turismo
  • Scuola
  • Cinema
  • Cultura
  • Calcio

Copyright © 2025

Welcome Back!

Login to your account below

Forgotten Password?

Retrieve your password

Please enter your username or email address to reset your password.

Log In

Add New Playlist

No Result
View All Result
  • Agrigento 2025
  • Editoriali
  • Valle dei Templi
  • Turismo
  • Scuola
  • Cinema
  • Cultura
  • Calcio

Copyright © 2025