LICATA. Non ci saranno più dirigenti al Comune di Licata. E quindi, l’unico funzionario in servizio, cioè l’ingegnere Vincenzo Ortega, lo stesso che ha avviato le demolizioni di immobili abusivi con l’ex sindaco Angelo Cambiano, dovrà trovarsi una sistemazione alternativa. Il Consiglio comunale, presieduto da Giuseppe Russotto, ha in sostanza ratificato, in appena due ore di lavoro la delibera del sindaco Pino Galanti e della giunta comunale che ha avviato il processo di modifica dello Statuto dell’ente.
Con 16 voti a favore, 3 contrari (Gaetano Aronica, Vincenzo Carità e Melania D’Orsi) e 5 assenti, l’assemblea cittadina ha approvato le “Modificazioni alle disposizioni delle Statuto comunale – Soppressione della qualifica professionale Area Dirigenza come apicale delle macrostrutture dell’Ente”.
Questo atto è stato approvato con l’aggiunta di un emendamento proposto dalla Commissione consiliare Affari Generali, in base al quale la modifica “avrà effetto a decorrere dalla concreta e completa attuazione della riforma ordinamentale e cioè dopo l’emanazione dei successivi atti normativi) ed amministrativa di esecuzione da parte dell’amministrazione comunale, nel rispetto delle normative nazionali, regionali e del contratto collettivo nazionale di categoria. In via transitoria e fino a tale momento continua a trovare applicazione la vigente normativa”.
Tra i consiglieri che hanno detto no alla proposta, anche Gaetano Aronica: “La scelta, di fatto, sopprime guarda caso l’unico dirigente di ruolo attualmente in servizio, (Dirigente apprezzato per le qualità professionali e umane) mentre l’ente dovrebbe essere quindi gestito dalle categorie D. Appare evidente che questa scelta determinerà l’abbassamento del livello di qualità professionalità, da dirigente alla categoria inferiore D, in un Comune in cui le attuali difficoltà operative sono sotto gli occhi di tutti; la perdita di una professionalità qualificata, che costituisce anche la memoria storica di questo Comune”.
“Tale atto – aggiungono i consiglieri comunali del Movimento cinque stelle, D’Orsi e Carità che hanno votato contro la proposta – appare illegittimo, sia perché deriva da un atto a sua volta illegittimo, sia poiché non poteva essere emesso dal segretario generale, relativamente alle posizioni organizzative previste nei dipartimenti dei quali non è dirigente, sia perché è totalmente privo di copertura finanziaria”.
I capidipartimento saranno sostituiti da “responsabili uffici e servizi formalmente individuati, secondo quanto stabilito dalla giunta guidata dal sindaco Galanti. Di fatto si tratta della modifica di 6 articoli dello Statuto comunale: gli articoli 28, 29, 30, 21, 32 e 33.
Ed il dirigente Ortega, “spodestato” dalla giunta e dal Consiglio, ha presentato ricorso.
Il sindaco Galanti “difende” la decisione. “Ho ereditato un Comune senza un euro – ha detto – quasi al dissesto e quindi da buon padre di famiglia inizio a togliere le spese più sostanziose per evitare il default”. Poi, all’unanimità di voti favorevoli (13 presenti e 11 assenti), il Consiglio Comunale ha approvato il Documento Unico di Programmazione – 2018/2020, e subito dopo il bilancio di previzione2018/2020. Quest’ultima deliberazione è stata dichiarata immediatamente esecutiva. Rinviata la proposta di deliberazione relativa alla modifica del Regolamento comunale per l’uso e la gestione del teatro comunale Re Grillo e ritirata quella relativa al riconoscimento del debito fuori bilancio a favore della Cooperativa Sociale “Il Vaso di Pandora” di Licata.
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