
LICATA. Si profila una corsa a 4 alle amministrative per la scelta del sindaco di Licata e del nuovo Consiglio comunale alle amministrative del prossimo 10 giugno. Anche se manca l’ufficialità, che arriverà la prossima settimana, con il deposito delle liste presso la segreteria del Comune, si fanno già i primi nomi per i candidati alla carica di sindaco. Il poker di candidati pronti ad accendere i fuochi d’artificio è composto da:
Giuseppe “Pino” Galanti che sarà sostenuto dalle liste civiche che si ispirano al deputato regionale Carmelo Pullara, ed in particolare la lista “Voltiamo pagina”.
Poi c’è Giuseppe “Pino” Montana, che è stato comandante della polizia locale di Gela ma anche di Licata, candidato dalla componente che fa capo all’ex sindaco Angelo Balsamo.
Ancora Gianluca Mantia, portavoce del comitato per la tutela della casa (gli abusivi licatesi), che nel maggio di 2 anni fa era stato arrestato durante una manifestazione per impedire alle ruspe di entrare in azione per abbattere un villino costruito abusivamente ed oggetto di ordinanza di demolizione.
Infine Annalisa Cianchetti, poliziotta in pensione, che rappresenterà il Movimento cinque stelle, in nome e per conto dell’ex sindaco Angelo Cambiano.
Anche se nei pentastellati c’è fermento perché un’altra frangia di attivisti, quelli del meetup storico, che si fanno chiamare “lista 20 marzo” dalla data in cui è stata presentata – a loro dire – la lista ai garanti del movimento per la relativa certificazione, che dicono no all’imposizione di Cambiano nella scelta della ferrarese Cianchetti e propongono l’insegnante Gabriella Soraci.
Alla fine si vedrà chi la spunterà ma pare proprio che i grillini vadano nella direzione della candidatura a sindaco dell’ex assessore alla Protezione civile della giunta Cambiano, appunto Annalisa Cianchetti. Tanto è vero che in un video, con tanto di logo del M5S viene presentata la squadra “Cianchetti” composta dalla stessa ex poliziotta, che lotta contro la sclerosi multipla ed è costretta a spostarsi in carrozzina dimostrando un grande attaccamento alla vita, da Fabio Amato, presidente dell’associazione Finziade, che in un primo momento era stato indicato come candidato a sindaco. Poi c’è il medico Domenico “Mimmo” Cuttaia, che è stato presidente del Consiglio comunale nella legislatura del sindaco Angelo Biondi, l’avvocato Dario Romano, esperto nella sindacatura guidata da Angelo Graci e la commercialista Marina Barbera che di quella stessa amministrazione, guidata da Graci, era vice sindaco. Se sarà così, se passerà dunque la linea Cambiano, la Cianchetti avrà come avversari: Giuseppe Galanti, che nel 2015 è stato superato al ballottaggio da Angelo Cambiano per una mancata di voti. Su Galanti potrebbero convergere, ma da esponenti civici, alcuni tesserato col Pd, con l’Udc e con Forza Italia. Tra i candidati a sindaco anche l’ex comandante della polizia locale di Licata e Gela, Giuseppe Montana. Ed infine Gianluca Mantia, alla sua terza candidatura in 5 anni. Si era candidato sindaco nel 2013 quando vinse Angelo Balsamo, ci aveva riprovato nel 2015 ed allora vinse Angelo Cambiano. Adesso tenta di nuovo la scalata a Palazzo dell’Aquila nera. Si vota con il sistema proporzionale: se nessun candidato riporterà il 50 per cento più uno dei voti rispetto agli elettori che si presenteranno ai seggi, si terrà il turno supplementare, dopo 15 giorni, tra i due candidati che hanno riportato il maggior numero di voti. La ripartizione dei seggi sarà fatta col sistema proporzionale. E diminuiranno, in questa tornata elettorale anche gli scranni: ad esempio nella città marinara non saranno eletti più 30 consiglieri come accaduto fino al 2015 ma gli inquilini di Sala dell’Aquila saranno 24. Sei in meno.