Nelle Foto la Piazza Vittoria di Santo Stefano Quisquina, dove si è celebrato il 73° Anniversario della Liberazione d’Italia.
Di Eugenio Cairone
25 aprile, tra Liberazione e Libertà.
Una Festa della democrazia. Una Festa da sempre, però, motivo di contrapposizioni.
Perché la ricorrenza della Liberazione dal Nazifascismo, offre lo spunto per alcune riflessioni. Perchè è stato fatto forse poco per far comprendere il significato vero del 25 Aprile e di quanto sia importante la Libertà per un individuo.
Certo è una bella pagina di storia da approfondire proprio con i giovani per non mettere in discussione il25 Aprile anche perchè non ci possono essere paragoni con gli occupanti di quel maledetto periodo.
Oggi nelle piazze d’Italia la Festa è nel nome di un unico sentimento.
Siamo Liberi.
Liberi… ma non di delinquere, o di entrare dentro alle case della gente, di picchiare i professori, di fare i bulli e i prepotenti, di prendersi gioco dello Stato attraverso le sue Istituzioni. Liberi ma non di nuocere.
Quanto bisogno c’è di lavorare per “creare” delle brave persone.
Solo cosi si può onorare veramente il 25 Aprile.
Diversamente, con i tanti farabutti in giro, non si riconosce per niente il nobile gesto dei morti, uomini caduti il 25 Aprile per la Liberazione del Paese.
Bisogna finirla, insomma, di continuare a confondere“Liberazione” e “Libertà”.
Cosi si disprezza il significato della Festa.
Eugenio Cairone
COMUNICATO – La Prefettura di Agrigento, grazie all’ospitalità dell’Amministrazione Comunale di Santo Stefano Quisquina ed in collaborazione con l’ANPI, quest’anno ha organizzato la cerimonia del 73° anniversario della Liberazione d’Italia presso la Piazza Vittoria di quel centro, alla presenza delle Autorità civili, religiose e militari della Provincia. Alla cerimonia, oltre alle rappresentanze delle Forze Armate e di Polizia, hanno partecipato anche studenti degli Istituti Scolastici di Santo Stefano Quisquina. In particolare, il Coro dell’Istituto Comprensivo “Maestro Lorenzo Panepinto” – accompagnato dalle note scandite dalla Fanfara dell’Associazione Nazionale Bersaglieri di Palermo – ha intonato l’Inno di Mameli. Inoltre, alcuni alunni del predetto Istituto Comprensivo “Maestro Lorenzo Panepinto” e dell’Istituto d’Istruzione Secondaria Superiore “Madre Teresa di Calcutta” hanno declamato brani e poesie a tema. Al termine della cerimonia, il Prefetto di Agrigento ha consegnato una copia della Costituzione Italiana ad alcuni studenti del citato Istituto “Madre Teresa di Calcutta” che – nati nel 2000 – hanno raggiunto la maggiore età, nonché ad una rappresentanza di studenti dell’Istituto Comprensivo “Maestro Lorenzo Panepinto”, che compongono il Consiglio Comunale dei ragazzi del centro montano.