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Home » San Leone » L’estate ’24 sanleonina tanto simile a Godot secondo Carmelo Sgarito

L’estate ’24 sanleonina tanto simile a Godot secondo Carmelo Sgarito

13 Agosto 2024
in San Leone, Segnalazioni
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del Dott. Carmelo Sgarito

Anche quest’ anno è arrivato il Ferragosto e l’ estate ormai volge al termine. Raccogliamo e condividiamo con voi lettori lo “sfogo” del Dottor Carmelo Sgarito su San Leone e la mancanza di eventi di richiamo turistico.

“L’estate ’24 non è riuscita ancora a partire. – scrive Sgarito- L’inizio di luglio è stato davvero drammatico in termini di ‘movimento’. Qualcuno lo imputava al gravissimo problema idrico, dicendosi certo che la stagione sarebbe ‘esplosa’ a metà del mese, per via dei disagi e dei disservizi delle turnazioni estenuanti.Onestamente credevo poco a questa tesi, dinanzi ad un picco vertiginoso verso il basso delle presenze! Conosco tanto bene, ormai, i “ritmi” di San Leone, l’andamento della ‘sua’ curva in termini di popolosità e flusso della gente nell’intervallo estivo, settimana per settimana, come le previsioni meteo. La frequento da tempo immemore. Ero, pertanto, molto diffidente, molto! Nonostante tutto, speravo anch’io in un ‘recupero’ graduale, ma non ci credevo. A metà del mese di Luglio e per tutta la sua durata, la situazione è rimasta stazionaria: “fermo biologico” !!! Gironzolando con la bici, vedevo i locali storici quasi ‘vuoti’ o addirittura chiusi in orari ancora abitualmente vivi nel recente passato. Godot non si è fatto vivo neanche a fine Luglio. Ed allora cos’è che non va? Arriverà Godot ad Agosto? Ci sarà probabilmente un’ impennata improvvisa ed inattesa delle presenze ? Cos’è veramente successo? Comincerà la festa …? No. Per niente. San Leone rimane, anche a ridosso del ferragosto, come lo Stadio di una squadra di Serie C che lotta per non retrocedere tra i Dilettanti e che la Domenica raccoglie soltanto i fedelissimi, quelle poche centinaia di irriducibili, che sembrano quasi perdersi all’occhio, nella cornice enorme degli spalti. Per il resto, il nulla! Il lungomare, oltre che buio, è deserto, il silenzio appare quasi surreale, non c’è più la musica de “La Perla” a smussare la monotonia delle serate che scorrono lisce come l’acqua che manca! Anche la stessa rumorosità delle giostre, sembra essere molto più tenue.Nessun ragazzino a calciare una palla, nel pur disastrato ex campo di calcetto, pochissime bici e nessun monopattino in giro; anche i “vu cumprà”, sembrano del tutto spariti o quasi…. È desolante la San Leone di questi tempi, davvero tanto desolante. Anche le panchine del lato opposto al mare, solitamente occupate dagli anziani, alle 23.00 sono vuote, tristemente vuote!! Manca, poi, qualsiasi spunto innovativo sul piano urbanistico e del decoro urbano, non esiste traccia di animazione, non c’è uno ‘straccio’ di cartellone estivo che contempli qualche spettacolo in piazzale Giglia od altrove. È scomparso financo il concerto del 14 Agosto. Stiamo imitando forse il processo di desertificazione climatica? Senza un piano di rilancio reale, di riqualificazione estetica, di pianificazione strategica di un programma che attiri la gente, a breve, non tanto i turisti ( mai o quasi mai presenti a San Leone) ma anche i cittadini dell’hinterland, getteranno la spugna, stanchi di quella passeggiata che poteva andar bene negli anni 90 ma che le nuove generazioni non praticano più. Insomma, stiamo riuscendo nel capolavoro di “paesanizzare” il lido agrigentino, ossia renderlo un paesino di mare, di derubricarlo a semplice zona residenziale, dove tra le traverse è caos, tra buche, erbacce e dissesto del manto. È sconfortante assistere alla veloce agonìa di una località balneare dalle grandi potenzialità, senza intervenire. È davvero triste vedere, ancor prima di mezzanotte, il vialone pedondale popolato solo dai cumuli dei rifiuti in attesa del ritiro! La verità è che Godot non arriverà mai, ma forse é nascosto proprio dalle nostre parti. Qualcuno l’ha visto, anzi lo vede frequentemente, ma fà finta di non vederlo o di non riconoscerlo. In tal modo – conclude Carmelo Sgarito – potrà continuare a dire che un giorno arriverà…

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