Il giudice monocratico del tribunale di Gela, Miriam D’Amore, ha inflitto la condanna a 4 anni e 8 mesi di reclusione nei confronti del commerciante ambulante di Grotte, Claudio Catanese, accusato di avere provocato un’esplosione fra le bancarelle del mercato di Gela in seguito alla quale morirono due donne e restarono ferite decine di persone che affollavano l’area di via Madonna del Rosario. La deflagrazione sarebbe avvenuta a causa di una bombola tenuta sotto il sole ed eccessivamente riempita.
L’imputato rispondeva di omicidio colposo, incendio colposo, lesioni e di una serie di contravvenzioni relative al mancato rispetto della normativa antinfortunistica e di quella previdenziale. Per alcuni capi di accusa è stato assolto per altri è maturata la prescrizione. Il pubblico ministero, Lucia Caroselli, a conclusione della requisitoria, aveva chiesto otto anni e sei mesi di reclusione.
Il tribunale di Gela ha disposto anche la condanna della Sicilpetroli, società che avrebbe fornito la bombola poi esplosa, alla sanzione di 840 mila euro oltre al risarcimento a favore dei familiari delle vittime e dei feriti che si sono costituiti parte civile. La morte di Tiziana Nicastro e Giuseppa Scilio, avvenuta nei giorni successivi, e il ferimento di decine di persone, presenti nel perimetro dell’area, in pieno giorno, sarebbe stata provocata dall’esplosione della bombola gpl posizionata nella rosticceria del grottese.
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