Lega Pro, 30/a giornata: il treno salvezza passa da Agrigento e Messina
Partiamo col dire che la 30/a giornata subirà un ritardo di 15 minuti rispetto all’orario previsto per ogni singola gara; a deciderlo, l’Associazione Italiana dei Calciatori e Lega Pro in relazione agli episodi di violenza che, nell’arco di pochissimi giorni, si sono verificati ad Ancona e Catanzaro. Gravissimi e inaccettabili momenti, assolutamente da condannare, ai danni dei calciatori e dei componenti degli staff tecnici delle due società da parte di alcuni esagitati “tifosi”.
Ritornando al calcio giocato, è indubbio che domenica rappresenterà un crocevia importantissimo per le nostre Akragas e Messina. I Giganti, dopo l’inatteso successo a Taranto, sono obbligati a dare continuità e devono farlo contro una delle squadre più forti del campionato: il Matera, terzo in classifica e finalista della Coppa Italia di categoria. Gli uomini di Auteri, però, non sono imbattibili e i recenti risultati, escludendo la doppia semifinale di coppa (disputata contro una delle compagini di bassa classifica del girone B) lo dimostrano: una sola vittoria e cinque sconfitte nelle ultime sei giornate. La società chiama a raccolta i tifosi e gli agrigentini risponderanno come sempre, ma ci vorrà la stessa Akragas di Taranto tutto cuore e grinta: i lucani amano giocare palla a terra, a volte ai limiti della leziosità, e bisognerà pressarli a tutto campo per non farli ragionare.
Il destino dell’Akragas si incrocia con quello del Messina, che sarà impegnato contro Taranto e Matera nei prossimi due turni e prima dello scontro diretto del prossimo 5 aprile. Privi di Musacci squalificato, i peloritani, reduci dallo 0-0 di Caserta, si affidano ancora una volta all’effetto “Scoglio” per portare in cascina punti pesanti, in attesa di conoscere l’entità della penalizzazione che sarà comminata. I pugliesi dovranno ancora fare a meno di Pambianchi, Paolucci e Altobello, ma sono un undici ben attrezzato soprattutto in fase difensiva e sarà necessaria tanta pazienza per colpirli al momento giusto.
Il Siracusa continua a sognare dall’alto del suo sesto posto, a soli cinque punti dal quarto occupato dalla Juve Stabia, che nel frattempo ha esonerato il tecnico Gaetano Fontana per affidarsi a Guido Carboni. Gli aretusei saranno impegnati ad Andria, compagine che “ama” pareggiare e che annovera la seconda miglior difesa del raggruppamento, ma che dovrà fare a meno di due perni fondamentali come Cianci e Aya. Sfida, quindi, cruciale in zona playoff. Il Catania, invece, farà visita alla Paganese e ancora una volta misurerà le proprie ambizioni, scarse al momento, in chiave playoff. L’ambiente non è sereno e gli etnei rischiano di scivolare definitivamente verso la zona “morta” della classifica.
Infine, da segnalare lo scontro al vertice tra Foggia e Lecce e quelli della zona bassa tra Reggina e Vibonese e Catanzaro e Monopoli.
Ecco di séguito il programma completo:
Akragas-Matera
Catanzaro-Monopoli
Cosenza-Juve Stabia
Fidelis Andria-Siracusa
Foggia-Lecce
Messina-Taranto
Paganese-Catania
Reggina-Vibonese
Fondi-Casertana
Virtus Francavilla-Melfi
ANTONIO IOPPOLO
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