Lega Pro, 28/a giornata: crac Catania; minuti finali indigesti per l’Akragas Punti d’oro per Siracusa e Messina
ANTONIO IOPPOLO
Senza parole! Il Catania visto col Melfi lascerebbe senza parole, se non fosse che bisogna scrivere qualcosa e che bisogna raccontare gli avvenimenti. Verrebbe da seguire le indicazioni di Biagianti, uno che comunque ci mette sempre la faccia, anche se non si è propriamente tifosi rossazzurri: “Dobbiamo stare in silenzio e lavorare, lavorare tanto“, dice. Ma mancano dieci partite alla fine del campionato e i crediti e la fiducia sono pressoché esauriti. A Rigoli si rimproverava poco carattere in trasferta, Petrone ne vince una a Messina e non riesce a trionfare al Massimino (un pareggio e una sconfitta). Insomma, rimane un senso di vuoto e di incredulità: l’opera del Catania è un’eterna incompiuta. E se non fosse per l’allargamento a dieci squadre per disputare i playoff, staremmo già a sognare sulle speranze della prossima stagione. Per carità, nulla è compromesso rispetto all’obiettivo minimo, ma lascia totalmente esterrefatti il capitombolo con l’ex fanalino di coda, che era reduce da undici ko di fila, e soprattutto per come è arrivato.
E i lucani non sono più gli ultimi grazie alla concomitante sconfitta della Vibonese a Siracusa. Aretusei che, a differenza degli etnei, compiono il proprio dovere battendo i calabresi 4-1 e dimostrano di fare sul serio. I gol di Catania, Valente, Turati e Azzi valgono il sesto posto, la terza vittoria consecutiva (la quarta nelle ultime cinque giornate) e la possibilità di affrontare sull’onda dell’entusiasmo un ulteriore turno casalingo contro una squadra tutt’altro che irresistibile come il Fondi. Anche il Messina raccoglie tre punti importanti, battendo di misura il Monopoli. A risolvere la gara un gol di Anastasi, a mio avviso molto più efficace rispetto a quando giocava a Catania e non solo per i gol realizzati, ma per il grande contributo che offre a tutta la squadra con quel fare ciondolante che ricorda nelle movenze Luca Toni. Tre punti che annullano i successi delle dirette concorrenti Reggina e Catanzaro e in attesa di sfatare il tabù trasferta che ormai dura da sei giornate.
Infine, ma non per ordine di importanza tra le siciliane, l’Akragas, ancora una volta beffata in zona Cesarini. E fa male perché i ragazzi di Di Napoli hanno manovrato con maggiore autorità rispetto alla Fidelis e avrebbero meritato qualcosa in più. Ma lo scriviamo già da settimane e proprio per questo quel pallone che, inesorabile, colpisce il palo e finisce in fondo al sacco ci strazia il cuore.
Da segnalare, ovviamente, l’avvicendamento in testa alla classifica in quella che ormai è una lotta a due: complice la sconfitta del Lecce nel derby pugliese con la Virtus Francavilla, è il Foggia di Stroppa a occupare adesso il primo posto.
Ecco di séguito i risultati e i marcatori:
Catania-Melfi 0-2 30′ Foggia, 90’+1′ De Angelis
Catanzaro-Matera 3-1 35′, 77′ rig. Giovinco (C), 64′ Lanini (M), 72′ Icardi (C)
Fidelis Andria-Akragas 1-0 89′ Croce
Foggia-Juve Stabia 1-0 44′ rig. Mazzeo
Messina-Monopoli 1-0 31′ Anastasi
Paganese-Cosenza 1-1 19′ Baclet (C), 44′ De Santis (P)
Reggina-Casertana 3-0 3-0 20′ Bangu, 61′ Coralli, 70′ rig. De Francesco
Siracusa-Vibonese 4-1 19′ Catania (S), 32′ Valente (S), 41′ Turati (S), 59′ Minarini (V), 93′ Azzi (S)
Unicusano Fondi-Taranto 1-1 46′ Viola (T), 69′ Gambino (U)
Virtus Francavilla-Lecce 2-1 40′ Prezioso (V), 43′ Lepore (L), 70′ Abruzzese (V)