Lega Pro, 27/a giornata: al Catania il derby col Messina. Siracusa show a Matera
ANTONIO IOPPOLO
Questa settimana agli onori della cronaca balzano certamente Catania e Siracusa. Gli etnei si impongono in rimonta a Messina credendoci fino alla fine e con un uomo in meno dall’ottavo minuto di gioco. I peloritani, dal canto loro, sciupano varie occasioni da gol e quando viene espulso Da Silva e viene ristabilita la parità numerica degli uomini in campo sono costretti a capitolare in virtù dei gol di Pozzebon e Barisic, due fra i tanti ex in campo. I rossazzurri si prendono anche il lusso di sbagliare l’ennesimo rigore e devono la loro vittoria sicuramente alla grande abnegazione e spirito di sacrificio, ma anche, come per stessa ammissione del tecnico biancoscudato Lucarelli, di qualche errore di troppo nella lettura della gara (vedi sostituzione di Mancini e non di Da Silva già ammonito).
Il Siracusa di Sottil costringe alla quarta sconfitta consecutiva il Matera, costretto a giocare in dieci uomini dal 27′ per l’espulsione di Carretta. Gli aretusei sbloccano l’incontro nei minuti di recupero del primo tempo con Azzi; poi, nella ripresa, si superano e mettono il loro sigillo sul terzo successo nelle ultime quattro uscite prima Turati, poi Persano e, infine, Catania. I lucani, di contro, non riescono più a trovare il bandolo della matassa e vedono la vetta sempre più lontana (fermi a quota 49, col Lecce vittorioso a 58 e il Foggia a 56).
E proprio il Foggia riesce a sbancare l’Esseneto in virtù del più classico gol dell’ex, quello di Di Piazza. Gli uomini di Di Napoli anche questa settimana possono recriminare e rimpiangere il punto perso ed escono a testa alta dopo avere giocato alla pari contro il più quotato Foggia. Certo, non è coi pugliesi che bisogna pretendere di fare punti e però qualche rammarico resta. Nulla di compromesso: nella zona bassa si muove solo la Reggina, quindi, in pratica rimane tutto invariato. Capitolo esultanza di Di Piazza: a volte si parla tanto di ipocrisia allorquando un giocatore evita di esultare per un gol alla propria ex squadra, Di Piazza non lo è stato. Era contento perché era un gol da tre punti e, forse, non ha ritenuto che la sua parentesi professionale ad Agrigento meritasse una esultanza più composta. Gli agrigentini se ne faranno una ragione.
Tra le altre, punti d’oro per il Taranto vittorioso di misura sul Catanzaro e per la Reggina, che ne strappa uno su un campo difficilissimo come quello di Castellammare di Stabia.
Ecco di séguito i risultati e i marcatori:
Akragas-Foggia 0-1 88′ Di Piazza
Casertana-Virtus Francavilla 1-0 16′ Carriero
Cosenza-Fondi 2-2 13′ Calderini (U), 19′ Mendicino (C), 50′ Calderini (U), 91′ D’Orazio (C)
Juve Stabia-Reggina 3-3 28′ Marotta (J), 32 Ripa (J), 41′ Bangu (R), 42′ Marotta (J), 72′ De Vito (R), 75′ Leonetti (R)
Lecce-Vibonese 2-1 20′ rig. Pacilli (L), 39′ Viola (V), 82′ Marconi (L)
Matera-Siracusa 0-4 45’+2′ Azzi, 61′ Turati, 89′ Persano, 92′ Catania
Melfi-Paganese 0-3 5′ Tascone, 11′, 26′ Firenze, 59′ Bollino
Messina-Catania 1-2 58′ rig. Milinković (M), 74′ Pozzebon (C), 85′ Barišič (C).
Monopoli-Fidelis Andria 1-1 57′ Aya (F), 90’+4′ Genchi (M)
Taranto-Catanzaro 1-0 57′ Magnaghi