FAVARA. E’ ancora avvolta nel mistero la scomparsa di Gessica Lattuca, la giovane madre di quattro figli di cui non si hanno notizie dallo scorso 12 agosto. I familiari stanno vivendo momenti di grande angoscia, in quanto temono il peggio. Le forze dell’ordine stanno cercando incessantemente Gessica, ma ancora non c’è stato alcun risultato positivo. Nessun segnale, nessun indizio porta al ritrovamento della donna. Anche il Libero consorzio di Agrigento sta prendendo parte alle ricerche della 27 enne.
A cercare la giovane donna, sono infatti scesi in campo anche gli uomini della Polizia provinciale e della Protezione civile provinciale che vanno ad aggiungersi a Carabinieri, Guardia di Finanza, Polizia e Vigili del Fuoco che ormai da settimane hanno messo in campo una task force per trovare indizi o tracce che possano ricondurre alla ragazza. L’intera area che delimita il centro abitato di Favara viene continuamente perlustrata partendo dal luogo in cui Gessica Lattuca è stata vista per l’ultima volta e cioè nel quartiere Conso. Polizia provinciale e Protezione civile provinciale saranno in azione con differenti squadre sia al mattino che al pomeriggio, almeno fino a venerdì prossimo. Gessica Lattuca non fa avere sue notizie da 16 giorni. I suoi familiari sperano di poterla riabbracciare al più presto, ma con il trascorrere dei giorni questa speranza sembra svanire.
I carabinieri della Tenenza di Favara e del comando Provinciale di Agrigento continuano senza sosta le ricerche della giovane madre nell’ambito del piano provinciale, coordinate dalla Prefettura di Agrigento. Sono impegnati nell’attività una ventina di militari dell’Arma, i quali stanno setacciando le campagne circostanti l’abitato. Durante la perlustrazione, i carabinieri sono stati anche coadiuvati dall’alto, attraverso un elicottero. Ieri si è svolta una riunione operativa presso la sede del Centro sociale di piazza Angelo Giglia , presenti i Carabinieri della Tenenza di Favara, i Vigili del fuoco con una unità mobile attrezzata con apparecchiature Gps, uomini della Guardia di finanza, della Polizia provinciale, i Vigili urbani, la Protezione civile regionale e provinciale e i volontari di alcune Associazioni di Protezione civile. Presente anche il sindaco di Favara, Anna Alba che sta seguendo la vicenda fin dal primo giorno.
Definite le zone di ricerche affidate a diverse squadre miste, tutte munite di tracciatore Gps collegato ad un computer per avere sempre la tracciabilità dei quartieri e delle strade ispezionate.
Quindi sono state controllate la via Reale, la Discesa degli orti e le zone limitrofe. Si è cercata una traccia, una indicazione anche per scongiurare il peggio. Insomma qualsiasi indicazione può essere utile e tutto viene analizzato con attenzione. Un intero quartiere degradato, rifiuti ed un nauseabondo odore che si avvertiva dovunque, soprattutto quando i carabinieri e i vigili del fuoco entravano dentro qualche casa, con il reale pericolo che tutto potesse crollare.