Le polemiche per un riferimento al nazismo: stop al video mapping sulla storia di Agrigento. Sarà modificato
Come annunciato dal sindaco Franco Micciché, il video mapping che celebra i 2.600 anni di storia di Agrigento sarà modificato a seguito delle polemiche suscitate dall’inserimento di simboli nazisti. L’opera, che ripercorre la storia della città dall’antica Akragas fino ai giorni nostri, include periodi storici, tradizioni e figure di rilievo come Empedocle, Gellia, Terone, Falaride, Pirandello e Camilleri. Tuttavia, la scelta di rappresentare la Seconda Guerra Mondiale con due svastiche proiettate sulla facciata della stazione ferroviaria centrale ha generato critiche e discussioni.
Il video, previsto in proiezione ogni venerdì e domenica dalle 18 alle 21, è stato sospeso dopo lo stop annunciato ieri da Christian Vassallo, titolare dell’azienda incaricata della realizzazione. “Mi dispiace per chi se l’è perso, ma da stasera (ieri, ndr) il mapping non si farà fino a data da destinarsi”, ha dichiarato Vassallo.
Il sindaco Micciché ha espresso sorpresa per l’inserimento delle svastiche, affermando: “Nessuno di noi pensava che venissero incluse, anche perché ad Agrigento il nazismo non ha avuto alcun ruolo storico. Nel progetto si parlava della storia di 2.600 anni, ma non c’era alcun riferimento al nazismo”. Micciché ha inoltre annunciato l’apertura di un’indagine interna per chiarire le responsabilità e le modalità di approvazione del progetto.
Il video mapping, pensato come parte delle iniziative per Agrigento Capitale Italiana della Cultura 2025, ha attirato l’attenzione del pubblico fin dal debutto lo scorso fine settimana. Tuttavia, l’inserimento dei simboli nazisti, pur presumibilmente pensato per rappresentare un periodo storico, ha offuscato l’intento celebrativo e reso necessaria una revisione del progetto.
Segui il canale AgrigentoOggi su WhatsApp